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Aprilia – Visite medico legali: quasi un anno di attesa

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Visite medico legali: quasi un anno di attesa. Difficoltà nel formare le Commissioni

La denuncia arriva dal Tribunale del Malato tramite il suo coordinatore Claudio Frollano.

“Le visite medico legali che si effettuano presso la ASL di Aprilia sono necessarie per le richieste di invalidità, per usufruire della  legge 104,  dell’ accompagno, della legge 68 per la collocabilità ex casamadre.

Queste seguono un iter ben preciso, che è  il seguente:

– Apertura della pratica con rilascio del certificato da parte del MMG (a pagamento) e vale 3  mesi

– Il CAF, con il certificato ed il numero di protocollo rilasciato dal Medico di Medicina Generale, inoltra la richiesta di visita all’INPS.

– La ASL, su richiesta dell’INPS, forma una Commissione con presidente un Medico Legale, più altri due medici ed un rappresentante degli invalidi civili dell’ AMNIC. In alcuni casi  anche un medico in rappresentanza dell’INPS.

In seguito a dei cambiamenti nel reclutamento dei medici che formano la Commissione, avvenuti lo scorso anno, è diventato molto difficile reperire i medici, ma soprattutto il Medico Legale che ha anche la funzione di presidente di Commissione.

Attualmente si riesce a formare una sola Commissione alla settimana per valutare circa 25 pazienti, quindi circa 100 al mese.

Fino all’anno scorso si visitavano circa 250 pazienti al mese, perché si riuscivano a nominare almeno tre Commissioni alla settimana.

Al momento si stanno esaminando i pazienti che hanno inoltrato la domanda a maggio/giugno 2017.

Si cerca, tra mille difficoltà, di formare qualche Commissione in più, dando la  priorità ai malati oncologici e bambini con  necessità di sostegno.

Nel nostro distretto (Aprilia, Cori, Rocca Massima e Cisterna) ci sono circa 3.600  pazienti in attesa di essere chiamati a visita, di cui 1.800 solo di Aprilia.

Chiediamo con urgenza di rivalutare e correggere le modifiche apportate a  questo specifico protocollo per la formazione della Commissione Medica, che ha avuto come conseguenza  la indisponibilità dei medici a farne parte”.

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