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Cinghialina trova rifugio in una chiesa, tratta in salvo. Si chiamerà “Vittoria”

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Si è conclusa nel migliore dei modi la fuga della cinghialina che mercoledì sera ha trovato rifugio nel campo sportivo della parrocchia di Sant’Ambrogio a Roma, nel quartiere Aurelio. La giovane femmina chiamata “Vittoria” – unica superstite insieme con il fratello “Diego”, della famiglia di cinghiali sterminata il 16 ottobre nel parco Moderni – rischiava anch’essa l’abbattimento, ma è stata presa in carico da Paola Samaritani, responsabile fauna selvatica Roma di LEIDAA (Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, associazione fondata e presieduta dall’on. Michela Vittoria Brambilla), è stata salvata e trasferita ieri a Perugia, nell’ottimo Centro di recupero animali selvatici Enpa del dottor Massimo Floris.

Da settimana la cinghialina si aggirava nella zona sotto il costante monitoraggio dei volontari. Mercoledì sera è stata avvistata dalle parti di via Baldo degli Ubaldi e questa volta ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, dell’Asl, e di moltissimi curiosi. L’animale è finito nel cortile della parrocchia di Sant’ Ambrogio e in particolare all’interno di un campo sportivo, recintato con una rete molto alta, quindi non poteva costituire un rischio per la sicurezza o per la salute di nessuno. Per tutta la sera i volontari LEIDAA Roma, guidati dalla responsabile fauna selvatica Paola Samaritani, hanno lavorato in stretto contatto con la presidente per accudire la cinghialina e organizzare il suo salvataggio. Fino a notte inoltrata, l’on. Brambilla ha seguito la vicenda personalmente, parlando con i vigili, la Regione Lazio e con il parroco don Marco Vianello. Una volta pianificato anche il trasferimento al Cras di Perugia, la LEIDAA ha formalmente inviato via PEC una lettera a tutte le autorità competenti nella quale chiedeva di non procedere alla “soppressione eutanasica” – prevista quale extrema ratio dal Protocollo d’intesa tra Regione Lazio, città metropolitana di Roma Capitale e Roma Capitale per la gestione del cinghiale – e si impegnava a prelevare la femmina e a trasferirla a proprie spese in una struttura idonea. Il che è avvenuto ieri mattina, con la piena collaborazione del parroco e della Regione.

“Siamo molto felici – sottolinea l’on. Brambilla – di aver ancora una volta sottratto un animale innocente a morte certa. Questa infatti, a norma di un protocollo d’intesa che spero sia cambiato nel più breve tempo possibile, sarebbe stata con ogni probabilità la fine della piccola Vittoria, se la nostra Paola non fosse intervenuta e non avesse vegliato per tutta la notte la cinghialina, al freddo, per evitare il peggio. La ringrazio a nome di tutti coloro che amano gli animali, come ringrazio il direttore del CRAS Enpa, dottor Floris e la presidente Rocchi, il cui aiuto è stato decisivo per la messa in sicurezza di Vittoria e per garantire a questa creatura la salvezza in un luogo meraviglioso, la polizia municipale, la Regione e tutte le autorità che si sono dimostrate sensibili e i volontari che hanno partecipato alla delicata operazione di salvataggio”.

“Vittoria – aggiunge la responsabile fauna selvatica Paola Samaritani – rappresenta la vittoria del bene sul male, rappresenta la volontà della gente, il buon senso ed il cuore dei cittadini di Roma e di tutti coloro che in Italia e anche all’estero si sono indignati quella orribile sera di ottobre…”.

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