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Commissione congiunta Ambiente-Urbanistica ad Aprilia: “no” unanime con una mozione al progetto del termovalorizzatore della Crea Plant.

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Si è riunita ieri ad Aprilia la commissione congiunta Ambiente-Urbanistica: all’unanimità dei presenti è stata  espressa la netta e decisa contrarietà alla previsione di localizzare impianti di smaltimento finale di rifiuti sul territorio comunale. I commissari sono tornati ad affrontare le tematiche ambientali, a seguito del progetto depositato in Regione dalla società Crea Plant, del gruppo Altissimi, per la realizzazione, in via del Campo, di un impianto di incenerimento rifiuti da 430mila tonnellate. “Tutti i gruppi politici della Commissione – si legge nella nota – hanno votato una mozione voluta e presentata dalla maggioranza del sindaco Antonio Terra con la quale, ancora una volta, si ribadiscono principi, fatti e circostanze con i quali si conferma un assunto ormai chiaro a molti: “sul terreno ambientale Aprilia ha già dato”. La commissione congiunta, dunque, ha messo il semaforo rosso al progetto di un termovalorizzatore in città e ne preannuncia il voto durante il prossimo Consiglio Comunale.

“Preliminarmente alla termovalorizzazione dei rifiuti dovrebbero essere attuate tutte le politiche nazionali e regionali di prevenzione, riuso, raccolta differenziata e recupero di materia – si legge nella mozione – che appaiono totalmente assenti dalla programmazione regionale in spregio alle direttive europee e alle leggi nazionali, esordisce la mozione votata dai commissari, gli impianti di termovalorizzazione, come dimostrano innumerevoli studi, hanno un impatto devastante sulla salute umana, sulle matrici ambientali e sull’economia locale me per il principio di precauzione andrebbero dismessi sia quelli esistenti che eliminati dalla pianificazione ulteriori nuovi impianti”.

La mozione inoltre chiarisce che il costo ambientale per le economie locali non potrà mai essere compensato da alcun tele-riscaldamento.

L’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Terra, dopo aver contrastato recenti progetti di impianti di trattamento rifiuti, interviene tempestivamente per sgombrare il campo da equivoci e con chiarezza iniziare un percorso di netta contrarietà all’ipotesi di un termovalorizzatore ad Aprilia.

“Un impianto da 410 milioni di euro non risponde, palesemente, neanche al principio di economicità”.

“Impianti come questo – hanno convenuto i gruppi – non servirebbero al fabbisogno dei cittadini di Aprilia, né a quello della provincia di Latina, andrebbero, invece, a servire altri Comuni”.

I commissari hanno specificato che “Aprilia ha già pagato molto, negli anni, in tema di rifiuti essendo sede di numerosi impianti di trattamento di caratura regionale, alcuni di dimensioni tale da superare di gran lunga il fabbisogno provinciale servendo infatti molti comuni di province diverse e lo stesso comune di Roma”.

Nella mozione e anche negli interventi in aula è stato sottolineato anche un altro importante aspetto e cioè che da oltre un decennio le politiche di Aprilia sono molto più in linea con le direttive europee di quelle regionali infatti fin dal 2009 non si sono realizzate azioni importanti di riduzione dei rifiuti e successivamente di raccolta differenziata spinta con risultati che la collocano ottava in Italia tra le città di pari dimensioni con una percentuale oltre il 70%.

Non solo, i commissari scrivono anche che “lo studio epidemiologico condotto con la ASL territoriale ha fatto emergere una situazione preoccupante per alcuni tipi di patologie oncologiche pertanto a governare le decisioni degli enti deve essere la preoccupazione per la salute dei residenti e dei numerosi lavoratori pendolari”.

La mozione ancora una volta richiama il principio di omogeneità del Piano di gestione dei rifiuti, in relazione all’ambito territoriale ottimale, nella localizzazione dei nuovi impianti, sia di trattamento che di smaltimento, “in modo da non determinare ulteriori carichi ambientali,soprattutto nei casi in cui la capacità di trattamento degli impianti soddisfi il fabbisogno dell’intero ambito”.

Una volta votato l’atto verrà inviato al Ministro della Salute, al Presidente della Regione Lazio, al Presidente della Provincia di Latina, al Commissario Regionale Dott. Illuminato Bonsignore e agli uffici tecnici regionali competenti ed alla commissione ambiente della Commissione Parlamentare Europea per l’Ambiente.

La commissione congiunta dunque mette il semaforo rosso al progetto di un termovalorizzatore e ne preannuncia il voto durante il prossimo Consiglio Comunale.

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