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Eletto il nuovo Cda della società Acqualatina. L’Assemblea dei Soci approva il Bilancio 2023 con un utile di oltre 7 milioni di euro.

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Eletti i nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale della società Acqualatina. L’Assemblea dei Soci, ieri, in apertura di seduta, ha approvato il Bilancio 2023 con un utile di oltre 7,3 milioni di euro, interamente destinato a riserva. Si è poi discusso del rinnovo delle cariche societarie, alla naturale scadenza triennale. Per il Consiglio di Amministrazione, il socio industriale “Idrolatina” ha confermato i nomi dell’Ingegner Marco Irmo Lombardi e del Dottor Stefano Mereu; mentre come rappresentanti della compagine pubblica sono stati nominati Toni De Simone Giacinto Giancaspro e Cinzia Marzoli, i primi due indicati dall’area Fratelli d’Italia e la terza dalla Lega.

Il Collegio Sindacale vede le nomine del Dottor Alessandro Cerilli nel ruolo di Presidente, la Dottoressa Tiziana Nale e il Dottor Michele Pizzo come membri effettivi e la Dottoressa Annamaria Spada e la Dottoressa Angela Daniela Alessandra Ianni come sindaci supplenti.

IL BILANCIO E LE PROSSIME SFIDE

Focus del Bilancio 2023 sono stati i fondi PNRR e i relativi progetti, che si posizionano come una fondamentale leva per accelerare il percorso di transizione digitale e per contrastare il fenomeno delle perdite di rete, riducendo di conseguenza anche i costi di energia elettrica sostenuti per la distribuzione idrica.

Sul fronte PNRR si è poi sottolineato il raggiungimento delle milestones previste sinora, nel pieno rispetto dei tempi stabiliti dai progetti: un punto di fondamentale importanza, questo, che garantisce il rafforzamento del percorso intrapreso, con un netto aumento degli investimenti e un sempre maggiore ritorno di valore per il territorio dell’Ato4-Lazio Meridionale.

Innovazione tecnologica, digitalizzazione e sostenibilità si confermano, dunque, i valori chiave del percorso aziendale.

Le dichiarazione del Segretario Provinciale di Latina del Partito Democratico, Omar Sarubbo:

“In questi giorni abbiamo cercato di far prevalere un ragionamento istituzionale e costruire una governante di Acqualatina largamente condivisa. È quanto ritenevamo necessario per rappresentare tutti i territori nelle vertenze future: riduzione delle bollette, contrasto all’evasione, contenimento della dispersione idrica, investimenti per ampliamento e ammodernamento delle reti. È prevalsa, purtroppo, la volontà di Fratelli d’Italia di occupare tutte le poltrone disponibili utilizzando la forza dei numeri – ovvero il voto ponderato dei grandi Comuni che amministrano – al fine di dare un governo monocolore alla Società.

Un atteggiamento predatorio che come PD già intuimmo e contrastammo nello scorso mese di settembre 2023 quando il Comune di Latina tentò un blitz presentando una proposta di modifica dello Statuto dell’ATO al fine di concentrare il potere decisionale nelle mani dei soli Comuni maggiori (Latina, Terracina ed Aprilia). Bravi i nostri Sindaci del PD, che ringrazio per la coerenza e determinazione, a non legittimare l’odierno disegno di occupazione e ad astenersi dalla partecipazione al voto. Continueremo a difendere i territori e i cittadini/utenti all’interno della Conferenza dei Sindaci, luogo deputato a far valere e rispettare l’interesse pubblico. Buon lavoro ai nuovi componenti del CdA”.

Il Senatore Nicola Calandrini, Presidente della Commissione Bilancio e Coordinatore Provinciale di Fratelli d’Italia Latina:

“Dal Pd reazione scomposta. è la vecchia storia della volpe che non arriva all’uva. All’indomani del cambio di governance di Acqualatina che segna un passaggio importante, e per certi aspetti storico, ho letto dal Partito Democratico reazioni che tradiscono un certo nervosismo. Niente di nuovo sotto il sole, è la vecchia storia della volpe che non arriva all’uva e, per reazione, tenta di gettare un’ombra intorno a una scelta libera e consapevole di tanti Sindaci del territorio.

Dai dem, soprattutto di questa provincia, – prosegue Calandrini – non intendiamo però prendiamo lezioni di alcun tipo. L’atteggiamento predatorio a cui si riferiscono ricorda stagioni passate in cui erano loro, i dirigenti del Pd, artefici di un’occupazione selvaggia e massiva di tutto l’occupabile: dalla sanità, all’Ater passando per il consorzio industriale. Noi abbiamo rimesso al centro la politica, le esigenze dei territori e degli amministratori locali. Altro non ci è mai interessato e non ci interesserà”.

Calandrini esprime “grande soddisfazione per la nuova composizione del Consiglio di Amministrazione di Acqualatina e per il segnale di discontinuità che essa rappresenta. “I Sindaci, nella loro autonomia, – ha detto – hanno dimostrato grande attenzione a questo appuntamento, data la presenza di oltre il 90% dell’assemblea.  In primo luogo, sono state rilevate criticità sul bilancio che incidono sui territori. Proprio alla luce di questo si è resa evidente la necessità di una governance che assicurasse un radicale cambiamento per un’azienda di così grande interesse per i cittadini” ha dichiarato Calandrini.

Da oggi – conclude – inauguriamo un metodo di lavoro fatto di dialogo costante, che ci auguriamo possa contraddistinguere i rapporti tra l’Azienda e l’Ato. Rivolgo un augurio di buon lavoro ai nuovi membri del CDA. Si tratta di professionalità e competenze importanti che, sono certo, svolgeranno questo importante ruolo nell’interesse esclusivo dei nostri territori, rifuggendo da ogni tipo di particolarismo e campanilismo, garantendo ciascuno dei nostri Comuni”.

L’europarlamentare di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini, responsabile ambiente ed energia del partito e copresidente del gruppo dei conservatori al Parlamento europeo:

“Con il nuovo Cda stagione di sviluppo e condivisione. Auguri di buon lavoro al nuovo consiglio di amministrazione e al nuovo collegio sindacale. Si apre finalmente una stagione di sviluppo, di trasparenza e di condivisione nella gestione di Acqualatina. – commenta – Si tratta di un ente decisivo per la qualità della vita dei cittadini dei territori che sono ricompresi all’interno della società, chiamato a gestire un servizio essenziale e un bene sempre più prezioso”.

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