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Elezioni, “Il Coordinamento Civiche Pontine prosegue il suo cammino”

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Nelle ultime elezioni amministrative in provincia di Latina le liste civiche hanno raccolto ampi consensi elettorali: il risultato è stata l’elezione di diversi rappresentanti, ben chiari nel candidarsi con proposte costruite sulla scorta di un ascolto attento. I movimenti civici locali hanno ritenuto opportuno costituire un coordinamento provinciale per affrontare insieme questioni e problemi di portata strategica per la vita delle comunità dei territori. Il civismo si va consolidando a livello nazionale e dà la possibilità di immaginare lo sviluppo di una democrazia partecipativa, che viene dal basso anziché essere imposta dall’alto. Solo un movimento sostanzialmente nuovo nel suo modo di essere, capace di includere nella sua azione politica una molteplicità di valori, può garantire alla vita politica locale l’innesto di nuove forze, suscitare nuovi entusiasmi, essere

lievito di vera rinascita, polo di attrazione per le nuove generazioni, per quei tanti giovani che credono possibile un’altra politica , un’altra convivenza sociale e che vogliono esserci, vogliono partecipare al processo di cambiamento, ma faticano a trovare spazi e opportunità nelle pastoie della vecchia politica. Per trasformare un fenomeno reattivo in un movimento vanno impostate attività di carattere strutturale:

  1. Consolidare e formalizzare i processi partecipativi di ascolto dal basso e tradurli in politiche, progetti

e azioni, così da dare valore non solo alle cose da fare, ma al processo che le individua e consente di

realizzare gli obiettivi condivisi con la partecipazione popolare;

  1. Formare persone che possano guidare i movimenti e la partecipazione;
  2. Formare persone che possano gestire servizi di carattere territoriale e non solo municipale, utilizzando

forme di cooperazione e progettualità condivise;

  1. Dotarsi di strumenti di comunicazione formale e sostanziale all’interno della rete per la rappresentazione

dell’identità, dei valori e delle scelte strategiche del movimento;

  1. Sollecitare e sostenere politiche regionali e nazionali che finanzino processi partecipativi prima ancora

che soluzioni tecniche a problemi contingenti.

Il rispetto della legalità e l’onestà personale devono essere i pre-requisiti della Politica: occorre un impegno forte e costante per conquistare questa consapevolezza ed evitare in futuro che chi abbia subito condanne definitive possa essere nuovamente eletto/nominato a ricoprire ruoli istituzionali. Non si tratta di vestire i panni del giustizialismo, ma di difendere la dignità della Politica e di darle regole che la aiutino a ricostruire il rapporto oggi frantumato con i cittadini. Sul nostro territorio c’è bisogno di un nuovo modello di governance che permetta il confronto e favorisca il contributo di tutti gli attori in gioco, il coordinamento di energie e risorse, la promozione e diffusione di nuovi saperi, che dialoghino tra loro e lavorino in modo integrato, a garanzia di tutti i cittadini, a tutela dell’ambiente naturale sempre più minacciato dall’incuria, dagli abusi, dallo sviluppo squilibrato. E questo in funzione di un’idea di democrazia che non deve essere più soltanto una serie di regole da rispettare, ma un nuovo spazio di partecipazione dentro le istituzioni. Lo scorso gennaio le Civiche Pontine hanno eletto 3 consiglieri provinciali: a loro il compito di sostenere lo sviluppo di politiche di partecipazione a livello provinciale, ma anche la costruzione di reti con consiglieri di altre province a livello regionale e nazionale. Il coordinamento Civiche Pontine propone, a quanti ritengono di poter dare un volto nuovo alla politica, di condividere questo programma da portare avanti nei nostri territori.

 

 

 

 

 

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