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Incendio alla Loas di Aprilia, il deputato Trano: primo confronto ieri al Ministero dell’Ambiente.

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Incendio alla Loas di Aprilia. Ieri si è tenuto un primo confronto presso il Ministero dell’Ambiente. Il deputato Raffaele Trano, membro della Commissione finanze alla Camera dei deputati, ha presentato alla segreteria tecnica le istanze dei cittadini e dei comitati. “Il rogo della Loas di Aprilia ad agosto – ha detto Trano – è stata solo la punta di un iceberg di un territorio costretto a convivere con troppi rischi e troppi veleni”. Il deputato pontino ha esposto le criticità riscontrate nelle autorizzazioni in possesso della Loas, fornendo tutta la documentazione. “Ho riscontrato l’impegno ad approfondire le problematiche legate alla presenza sul territorio di ben quattro stabilimenti soggetti alla direttiva Seveso III e ho chiesto di revisionare i piani di emergenza. – ha spiegato Trano – Ci siamo soffermati anche sull’importanza di un aggiornamento dello studio epidemiologico, considerando anche che quello del 2018 non indica le fonti delle cause di mortalità”.

“Ritengo che sul fronte ambientale – ha commentato Trano – la situazione nel nord della provincia di Latina sia ormai talmente grave che non è più possibile ritardare interventi realmente incisivi. Il rogo della Loas di Aprilia ad agosto è stata solo la punta di un iceberg di un territorio costretto a convivere con troppi rischi e troppi veleni. Per questo, raccolte dai cittadini preoccupazioni e informazioni nel corso del convegno che ho organizzato un mese fa presso l’Hotel Enea, ho cercato di aprire subito un canale operativo diretto con il Ministero dell’Ambiente e le istanze presentate da cittadini e comitati le ho portate direttamente alla segreteria tecnica che mi è stata messa a disposizione dal ministro dell’ambiente Sergio Costa.

Ho spiegato loro le criticità riscontrate nelle autorizzazioni in possesso della Loas Italia srl, evidenti nelle modalità con cui le stesse sono state concesse, fino al preavviso di diniego della Provincia, specificando che la vicenda non è conclusa. Abbiamo poi affrontato il tema delle competenze dei diversi enti e ho fornito alla segreteria tecnica tutta la documentazione in mio possesso, affinché si possa fare piena luce sul ruolo dei singoli enti.

Un primo confronto – ha precisato – in cui i tecnici del Ministero hanno mostrato grande interesse sulla forte concentrazione di insediamenti industriali e discariche nel nord della provincia e sul relativo inquinamento generato. In particolare ho riscontrato l’impegno ad approfondire le problematiche legate alla presenza sul territorio di ben quattro stabilimenti soggetti alla direttiva Seveso III e ho chiesto di revisionare i piani di emergenza, tenendo in debito conto le distanze con l’abitato, con i centri di ammassamento e con le scuole. Ci siamo quindi soffermati sull’importanza di un aggiornamento dello studio epidemiologico, considerando anche che quello del 2018 non indica le fonti delle cause di mortalità.

Oggi – ha concluso Trano – ritengo si sia finalmente aperto un percorso nuovo, che vede i cittadini protagonisti nella sede più importante che prende decisioni in materia di ambiente. Le loro proposte sui controlli e sulle modifiche delle leggi in tema ambientale sono state prese in considerazione e saranno valutate nel corso delle prossime riunioni tecniche. Io ho fatto solo da tramite. Credo sia questo uno dei compiti di un parlamentare, un dovere verso il territorio che lo ha scelto, e ai cittadini di Aprilia dico che da oggi si volta pagina. Grazie all’attenzione del ministro Costa spero che sia stata imboccata la strada giusta”.  

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