“Pronti a costituirci parte civile”: il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, interviene sull’arresto dei due imprenditori di Formia che avevano ottenuto l’appalto per la realizzazione di una nuova ala del plesso scolastico “Alfredo Aspri” di Sperlonga e per l’ampliamento della palestra del Liceo “Enrico Fermi” di Gaeta, ed eseguito poi i lavori con materiali ritenuti “non idonei” e con le fondamenta non a norma. “Siamo davanti a una vicenda grave, su cui vanno fatti rapidamente tutti gli approfondimenti necessari. – ha detto il Ministro Bussetti – Abbiamo bisogno di chiarezza. Per questo, come MIUR, valuteremo di costituirci parte civile”. Intanto oggi è atteso l’interrogatorio dei due indagati, l’imprenditore Pietro Ruggieri ed il figlio Francesco.
“Toccherà ai giudici accertare le responsabilità. – ha aggiunto il Ministro Bussetti – Non voglio aggiungere ulteriori polemiche, non è il momento. Di sicuro come MIUR valuteremo di costituirci parte civile. Intanto ho chiesto ai miei uffici di avviare tutte le procedure per l’eventuale revoca del finanziamento, vogliamo vederci chiaro”.
“Per questo Governo l’edilizia scolastica è e sarà una priorità. Il fatto di aver sbloccato subito un miliardo di euro per l’antisismica e oltre 1,7 miliardi per la messa in sicurezza rappresenta il primo segnale concreto dell’attenzione che abbiamo per i nostri ragazzi. La scuola deve essere per loro una seconda casa. Devono sentirsi protetti al suo interno. Non voglio nemmeno pensare – conclude – che ci sia qualcuno che illecitamente lucri sulla sicurezza di un edificio dove i nostri ragazzi passano giornate intere a studiare, conoscersi e imparare. È qualcosa di una gravità assoluta”, conclude.
Intanto, il Comune di Sperlonga, ha deciso di mettere on-line i due collaudi e le foto dei lavori effettuati dal tecnico in corso d’opera presso la nuova ala in costruzione della scuola “Aspri”, “regolarmente registrati – sostiene l’Ente – presso il Genio Civile. In uno, – spiega il Comune – sono presenti le prove di carico sul solaio, effettuate con serbatoi carichi di acqua. Nell’altro la documentazione della realizzazione delle fondamenta definite “a norma”.
“Fermo restando il pieno rispetto per le indagini e per la magistratura – precisa l’Ente – che appurerà quanto ipotizzato. I documenti restano disponibili a tutti i cittadini presso gli uffici del Comune”.
