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Luigi Attademo e la Spagna protagonisti di un concerto a Cori

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Sono la chitarra di Luigi Attademo e il profumo della Spagna ad accompagnare la serata del Festival Pontino di Musica di domani: nel Chiostro di Sant’Oliva a Cori (ore 21.30), il chitarrista dedica infatti il suo concerto ai più grandi maestri iberici e al grande creatore dello strumento, il liutaio Antonio de Torres Jurado, di cui cade il bicentenario della nascita. Personaggio conosciutissimo tra i chitarristi di tutto il mondo – quanto lo è Paganini tra i violinisti –, di Torres, nato ad Almería il 13 giugno 1817, si conoscono ad oggi circa 150 esemplari originali di cui poco più di 80 giunti fino a noi, che si caratterizzano per il timbro chiaro, definito e rotondo.

«Il programma del concerto per il Festival Pontinoprecisa Luigi Attademoè pensato come un ideale omaggio alla chitarra spagnola e al suo inventore, il liutaio Antonio de Torres Jurado. La Spagna ha espresso fin dall’Ottocento una peculiarità costruttiva negli strumenti a sei corde che si è poi riversata nella visione di Torres e della musica che nasce attorno a questa nuova idea di suono». Le premesse di tutto questo le troviamo già in Fernando Sor, autore nato nel 1778, con cui Attademo apre il programma eseguendo la sua opera più romantica, la Fantasia Elegiaca. A seguire la musica dei più grandi nomi della chitarra classica: oltre a Sor,  Enrique Granados, con la sua Danza española n. 5 “Andaluza”, e Isaac Albeniz, con Torre bermeja, Serenata op. 92 n. 12. Ad essi si affiancheranno ad altri compositori meno noti dell’Ottocento spagnolo come Francisco Tárrega, considerato uno dei principali artefici della diffusione e dello sviluppo della chitarra classica in epoca moderna, di cui si ascolteranno le Quattro Mazurke, Julían Arcas, con la sua Fantasia sobre el Paño o sea Punto de la Habana, Antonio Jiménez Manjon e la sua Leyenda e, a chiusura del programma, Miguel Llobet le cui celebri trascrizioni, e i suoi arrangiamenti di canzoni popolari rappresentano i vertici dell’estetica della chitarra di quel tempo; autore dal marcato carattere virtuosistico e dalla scrittura impervia, Attademo eseguirà di Llobet le 4 Canciones Populares Catalanas e le Variaciones sobre un tema de Sor.

Info: Fondazione Campus Internazionale di Musica, Via Varsavia, 31 – 04100 Latina, tel. 0773 605551, 605550, www.campusmusica.it; info@campusmusica.it

Biglietti: posto unico a € 5.

PROGRAMMA

Martedì 11 luglio 2017 – ore 21.30

Cori, Chiostro S. Oliva

Luigi  Attademo – chitarra 

  1. Sor, Fantasia Elegiaca op. 59
  2. Tárrega, Quattro Mazurke
  3. Granados, Danza Española n. 5 “Andaluza” (tr. Miguel Llobet)
  4. Arcas, Fantasia sobre el Paño o sea Punto de la Habana
  5. Jiménez Manjon, Leyenda
  6. Albeniz, Torre bermeja, Serenata op. 92 n. 12 (trascr. Llobet)
  7. Llobet, 4 Canciones Populares Catalanas

Variaciones sobre un tema de Sor

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 LUIGI ATTADEMO inizia la sua parabola artistica laureandosi terzo al “Concours International d’Exécution Musicale” di Ginevra del 1995. Nato nella scuola del chitarrista- compositore Angelo Gilardino, conta tra i suoi maestri Giovanni Guanti, Julius Kalmar, Alessandro Solbiati, Emilia Fadini. Laureato in Filosofia con una tesi sull’interpretazione musicale, ha registrato più di dieci CD, tra cui monografie dedicate alle Sonate di Domenico Scarlatti, a J. S. Bach, alle opere inedite ritrovate nell’Archivio Segovia e ai Quintetti di Luigi Boccherini. Dedica la gran parte della sua attività alla musica da camera e a progetti monografici, tra cui la recente registrazione integrale delle Suites per liuto di Bach (pubblicato nel 2011 per la Brilliant Classics) e un progetto su Paganini e la musica contemporanea. Tra i suoi recenti progetti, la pubblicazione dell’antologia e del CD con le musiche contemporanee per chitarra dedicate a Paganini (Ed. Sinfonica) e l’integrale delle opere di Niccolò Paganini per chitarra sola per la prima volta suonate integralmente su una chitarra dell’epoca (Brilliant, 2013). Nel 2014 la rivista Amadeus ha dedicato a lui il numero di maggio con la pubblicazione di un CD monografico su Fernando Sor. Nel 2015 ha riproposto in Italia l’impegnativa opera di Hans Werner Henze, El Cimarrón. È docente attualmente presso ISSM G. Donizetti di Bergamo.

 

 

 

 

 

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