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“Solo i più meritevoli” si iscriveranno al liceo Pascal di Pomezia, scattano le proteste: “Illegittimo”

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“La decisione del Liceo Pascal di Pomezia sui criteri di ammissione è sbagliata ed illegittima”, questo il commento di Nicola Fratoianni Deputato di Sinistra Italiana che interviene sul tema che sta creando molte polemiche in questi giorni proprio a Pomezia. “Comprendiamo bene le difficoltà di molti istituti scolastici, – dice Fratoianni –  tuttavia non si possono scaricare su studenti e famiglie i danni causati da 15 anni di tagli e dalle incapacità degli enti locali di trovare spazi adeguati per le aule.
La #Costituzione affida alla #scuola il compito di superare diseguaglianze e discriminazioni, non di ampliarle o costituire classi d’élite. Chissà cosa ne penserebbe Don Milani. Presenteremo in merito un’interrogazione parlamentare alla ministra #Azzolina. Sono certo che l’Usr del #Lazio e il #MIUR ci daranno ragione e revocheranno questa decisione profondamente sbagliata”.

Ieri mattina davanti al Liceo Blaise Pascal la rete studentesca si è riunita per manifestare il dissenso nei confronti dei criteri di ammissione, pubblicati sul sito dell’istituto, che non permetteranno a tutti e a tutte di frequentare il Pascal l’anno prossimo.

“🧐Infatti, – spiegano – a causa della mancanza di spazi, ripetutamente richiesti da parte della Dirigente scolastica alla città metropolitana, ragazzi e ragazze che vorranno entrare a far parte del Liceo Blaise Pascal saranno sottoposti a dei parametri. Più del 50% di questi saranno basati su un principio di meritocrazia: tutti e tutte dovranno presentare la loro media dei voti nello scrutinio finale di II media, oltre che la media dei voti riportati in italiano, inglese e matematica.

🚫Tali criteri di ammissione sono stati votati nell’ultimo Consiglio d’Istituto che, convocato con poco preavviso, non ha dato modo ai rappresentanti di confrontarsi con studenti e studentesse, limitando cioè il dialogo e la possibilità di partecipazione ad una scelta tanto delicata.

⛔Non accettiamo di essere ancora considerati in base ad un numero, in base al merito, e per questo, con un’azione simbolica nel rispetto delle norme covid, ci siamo recati con striscione e megafono davanti al liceo: il diritto allo studio di tutti e tutte deve essere rispettato.

‼️ La scuola dovrebbe combattere le disuguaglianze presenti nella società, non promuoverle. Noi studenti e studentesse vogliamo una scuola inclusiva e attenta al rispetto del diritto allo studio di tutti e tutte. Non possiamo accettare questi criteri di ammissione né tantomeno che venga tralasciata la necessità del nostro territorio di avere più spazi per gli istituti superiori di secondo grado 🗣Questa mattina ci siamo mobilitati davanti al Liceo Blaise Pascal per manifestare il nostro dissenso nei confronti dei criteri di ammissione, pubblicati sul sito dell’istituto, che non permetteranno a tutti e a tutte di frequentare il Pascal l’anno prossimo.

🧐Infatti, a causa della mancanza di spazi, ripetutamente richiesti da parte della Dirigente scolastica alla città metropolitana, ragazzi e ragazze che vorranno entrare a far parte del Liceo Blaise Pascal saranno sottoposti a dei parametri. Più del 50% di questi saranno basati su un principio di meritocrazia: tutti e tutte dovranno presentare la loro media dei voti nello scrutinio finale di II media, oltre che la media dei voti riportati in italiano, inglese e matematica.

🚫Tali criteri di ammissione sono stati votati nell’ultimo Consiglio d’Istituto che, convocato con poco preavviso, non ha dato modo ai rappresentanti di confrontarsi con studenti e studentesse, limitando cioè il dialogo e la possibilità di partecipazione ad una scelta tanto delicata.

⛔Non accettiamo di essere ancora considerati in base ad un numero, in base al merito, e per questo, con un’azione simbolica nel rispetto delle norme covid, ci siamo recati con striscione e megafono davanti al liceo: il diritto allo studio di tutti e tutte deve essere rispettato.

‼️ La scuola dovrebbe combattere le disuguaglianze presenti nella società, non promuoverle. Noi studenti e studentesse vogliamo una scuola inclusiva e attenta al rispetto del diritto allo studio di tutti e tutte. Non possiamo accettare questi criteri di ammissione né tantomeno che venga tralasciata la necessità del nostro territorio di avere più spazi per gli istituti superiori di secondo grado”

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