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48enne di Aprilia acquista 5 chili di droga a Nettuno: la Squadra Mobile di Roma lo bracca in via dei Cinque Archi.

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Un 48enne di Aprilia acquista 5 chili e 200 grammi di droga a Nettuno: la Squadra Mobile di Roma lo pedina a bordo di un’auto in borghese e lo bracca in via dei Cinque Archi. A finire in manette un cittadino di nazionalità marocchina, Kanal Mechkour, proveniente da Casalazzara che nascondeva nel vano motore della sua Renault il carico di hashish.

Lo stupefacente era stato acquistato poco prima a Nettuno, la Polizia ha individuato la base del fornitore, anche lui finito in manette, e sequestrato ben 48 chili di droga tra hashish e cocaina.

Il 48enne apriliano, sorpreso in flagranza di reato, è stato condotto in carcere. Oggi per lui l’udienza di convalida dell’arresto, davanti al Gip del Tribunale di Latina.

I dettagli forniti dalla polizia

Ingente il sequestro di droga legato ad arresti operati a Nettuno. Un “corriere”, ignaro di essere seguito dagli investigatori, si è spostato in macchina da una piazza di spaccio nella frazione di Casalazzara fino a Nettuno. Quando è arrivato nella cittadina marinara, da un’abitazione del centro è sceso un 41enne originario del Marocco, che gli ha consegnato una busta. I poliziotti, per non pregiudicare l’intera operazione, hanno seguito “il corriere” e lo hanno poi fermato in sicurezza lungo la strada, scoprendo che la busta conteneva dell’hashish. Parallelamente, altri poliziotti dello stesso distretto hanno perquisito il 41enne e l’abitazione di Nettuno da cui era sceso: nella sua camera da letto erano custoditi 480 panetti di hashish, metà dei quali marchiati con il logo del Real Madrid e l’altra metà con la scritta Frozen, per un peso complessivo di oltre 48 kg.

Tutte le persone di cui sopra sono state arrestate perché gravemente indiziate, a vario titolo ed ognuno in relazione alle proprie responsabilità, di aver violato la legge sugli stupefacenti e sono state poste a disposizione della Magistrature. Le Procure di Roma, Tivoli e Velletri hanno chiesto ed ottenuto, dai rispettivi Giudici per le Indagini Preliminari, la convalida dell’operato della Polizia di Stato. 

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