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Appalti illeciti per lavori in basi militari dell’Aeronautica: scattano 24 misure cautelari. Coinvolte anche le basi di Pratica di Mare e Borgo Piave.

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Appalti illeciti per lavori da eseguire all’interno delle basi militari dell’Aeronautica, dislocate nel Lazio e in Campania, tra cui quelle di Pratica di Mare e di Borgo Piave: i Carabinieri di Ciampino hanno eseguito ieri mattina, su tutto il territorio nazionale, 24 misure cautelari nei confronti di 12 militari dell’Aeronautica Militare e di 12 civili, titolari e dipendenti di ditte operanti nel settore edile.

Sono coinvolti nell’inchiesta anche due noti imprenditori della provincia Pontina, destinatari della misura cautelare dell’obbligo di dimora: si tratta dell’apriliano M.S. di 61 anni, che opera nel settore edile e dei lavori stradali, e di D.F., 46enne di Latina che opera nel settore della gestione e del trattamento dei rifiuti.

I provvedimenti – emessi dal Gip del Tribunale di Velletri su richiesta della Procura – sono stati eseguiti nelle province di Roma, Latina, Viterbo, Napoli, Caserta, Grosseto, Chieti e Ravenna. Un’ordinanza di custodia cautelare è scattata nei confronti di 14 soggetti (arrestati); 10 le ordinanze di applicazione dell’obbligo di dimora. Sono stati notificati, inoltre, 15 avvisi di conclusione delle indagini preliminari ad altrettanti indagati. Gli indagati devono rispondere, a vario di titolo, di corruzione per l’esercizio della funzione, frode nelle pubbliche forniture, turbata libertà degli incanti e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

“Con tale provvedimento – spiega la nota dei Carabinieri – sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico dei soggetti in intestazione, indagati a vario titolo per le ipotesi delittuose di “turbata libertà degli incanti” (art.353 c.p.), “frode nelle pubbliche forniture” (art.356 c.p.), “corruzione per l’esercizio della funzione” (art. 318-321 c.p.) e “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici” (art.479 c.p.), condotte commesse in Roma, Ciampino (RM), Pratica di Mare (RM), Vigna di Valle (RM), Furbara (RM), Montecastrilli (TR), Borgo Piave (LT), Grazzanise (CE) e Somma Vesuviana (NA), nel periodo intercorso tra il mese di maggio 2017 ed il mese di gennaio 2021.

L’esecuzione dell’ordinanza costituisce l’epilogo di una complessa attività investigativa che trae origine da una delega della Procura di Velletri, tesa a verificare la condotta illecita di due militari, entrambi effettivi all’epoca dei fatti al 2° Reparto Genio A.M. di Ciampino (RM) e proprietari di una società edile privata, con quote di capitale pari all’85% e al 15%, con sede nel comune di Ciampino (RM) e attiva nel campo immobiliare (compravendita, permuta, ristrutturazione, costruzione, locazione, affitto, manutenzione di immobili).

 I predetti con incarichi di responsabilità nella gestione degli appalti per opere infrastrutturali della Forza Armata operavano, talvolta, anche quali delegati ad assumere l’incarico di direttore dei lavori e/o responsabile di cantiere.

 Gli accertamenti finanziari svolti sul conto degli stessi permettevano di stabilire come, tra uno dei due militari ed alcuni titolari di ditte edili legate da vincoli contrattuali con la forza armata, emergessero singolarità riguardo diversi movimenti di denaro meritevoli di ulteriori approfondimenti.

 L’attività investigativa conseguente induceva gli investigatori a monitorare altresì complessivi 49 appalti pertinenti a lavori in basi militari dell’Aeronautica, dislocate nelle regioni Lazio e Campania, evidenziando diversificate condotte illecite che coinvolgevano, a vario titolo, anche altri militari e responsabili di altrettante ditte private cointeressate economicamente ai citati contratti.

 In particolare con un sistema viziato dall’irregolarità nell’assegnazione di appalti per la realizzazione di opere infrastrutturali di immobili militari, le ditte venivano agevolate garantendosi l’assegnazione diretta dei contratti pubblici. I due militari titolari della ditta privata ricevevano in cambio prestazioni d’opera e materiali per propri fini e gli altri appartenenti alla Forza Armata coinvolti consapevolmente consentivano tali condotte, venendo meno ai doverosi obblighi di vigilanza e controllo.

 II volume d’affari degli appalti ammonta complessivamente a circa 3 milioni di euro. L’Aeronautica Militare al tempo, dopo le prime evidenze investigative e l’esecuzione dei primi atti, attraverso il Ca. S.M.A. protempore, avviava una propria inchiesta amministrativa interna nel periodo monitorato – dal maggio 2017 a gennaio 2021 – confluita nell’ odierna documentazione probatoria, che confermava le irregolarità emerse in ordine alle citate procedure di assegnazione degli appalti.

È importante sottolineare – conclude la nota dei Carabinieri – che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione delle misure cautelari odierne, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine alle ipotesi di reato contestate, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti”.

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