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Aumento della Tari ad Aprilia, Edoardo Baldo (FdI): “Ingiustizie sociali. Il Comune modifichi i regolamenti vecchi”.

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Aumento della Tari ad Aprilia, interviene il vice portavoce Provinciale di Fratelli d’Italia, Edoardo Baldo: “Anno dopo anno la tassa sui rifiuti non fa altro che lievitare. Nonostante aumenti la raccolta differenziata, aumentano anche i costi di gestione. E’ assurdo – commenta – il fatto che chi ha un reddito anche se minimo da pensione paga meno, chi non lo ha paga per intero”. Fratelli d’Italia chiede all’Amministrazione Comunale una maggiore oculatezza nella gestione e che venga portato in Commissione Finanze – già convocata per domani pomeriggio alle 15.30 – una modifica del regolamento attuale, “per eliminare – sottolinea Edoardo Baldo – le ingiustizie sociali che palesemente, ad oggi, l’attuale norma crea fra i cittadini”.

“Ormai è chiaro a tutti che anno dopo anno la tassa sui rifiuti non fa altro che lievitare – commenta Baldo – sembra assurdo che una città in cui aumenta la propria differenziata aumentino anche i costi della gestione e se poi si scopre che la Progetto Ambiente affida in via diretta il noleggio dei mezzi e che la società che si occupa dei recuperi dei mancati pagamenti incasella centinaia e centinaia di cartelle errate, il gioco è fatto. Non basta essersi trasformati nella pattumiera di Roma o attendere anche il dovuto dalla RIDA Ambiente, NO!

I cittadini continuano ad essere vessati non solo con gli aumenti ma anche con regolamenti che spesso non sono adeguati ai tempi o formalmente assurdi.

Già in tempi non sospetti denunciai – continua Baldo – una stranezza sulle riduzioni della TARI ovvero oltre a non esserci nessun tipo di riduzione per reddito o famiglie monocomponenti (sempre in base all’ISEE) e che abbiano diritto alla riduzione solo gli invalidi al 100% e che agli altri non aspetti nessun tipo di agevolazione, risulta inoltre assurdo pensare che venga ridotta la tariffa del 30% agli over 60 pensionati con un certo limite ISEE e che con lo stesso limite gli over 60 non pensionati (dunque disoccupati o in attesa dell’assegno sociale) paghino la tariffa piena senza nessuno sconto.

Detta in poche parole, chi ha un reddito anche se minimo da pensione paga meno, chi non lo ha paga per intero, questo mi sembra veramente assurdo ed improponibile in un contesto sociale come quello attuale, incalza Baldo, bisognerebbe modificare immediatamente il regolamento e aggiornare i limiti ISEE e le incongruenze palesi.

Resta chiaro che questi aumenti, a mio avviso, non abbiano altra mira che non quella di fare cassa, infatti una gestione più oculata dell’azienda, che svolge per il Comune la raccolta e il passaggio delle verifiche direttamente all’ufficio tributi comunale, farebbe risparmiare ai contribuenti centinai di migliaia di euro.

FDI chiede all’Amministrazione una maggiore oculatezza nella gestione e che venga portato in commissione una modifica del regolamento attuale per eliminare le ingiustizie sociali che palesemente ad oggi l’attuale norma crea fra i cittadini.

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