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Blitz della Polizia nella zona Montagnano di Ardea in un locale, le precisazioni dell’associazione culturale

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Blitz della Polizia in un locale abusivo di Ardea camuffato da associazione culturale: sorprese 150 persone intente a ballare. L’operazione è stata condotta dagli agenti della Divisione Amministrativa della Questura di Roma. Il gestore del locale, un 51enne italiano, è stato denunciato a piede libero: l’attività era completamente abusiva e l’uomo somministrava bevande e cibo senza alcuna autorizzazione. Sulla carta, il locale – situato nella zona di via del Fosso Grande, a Montagnano di Ardea – figurava come associazione culturale. All’arrivo della Polizia, all’interno vi erano circa 150 persone che ballare in due sale dedicate. Nessuno dei presenti, però, è risultato associato o iscritto all’associazione. Il presidente non è stato in grado di fornire alcuna SCIA inerente la somministrazione,  né alcun contratto di lavoro stipulato con il personale trovato a lavorare al momento delle verifiche. Sotto sequestro sono finiti circa 20 chili di carne e pesce congelato, per mancata tracciabilità. “Il 51enne, ora, – spiega la Polizia – dovrà rispondere delle accuse di apertura abusiva di pubblico spettacolo e frode in commercio in quanto somministrava alimenti congelati contrariamente a quanto indicato nel menù. Contestato anche il fatto che all’interno del locale, allestito per sala da ballo, erano in atto esecuzioni musicali e intrattenimenti danzanti senza che vi fosse la prevista autorizzazione, e si procedeva alla somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, nonostante non ci fosse la necessaria autorizzazione”. “Ravvisata, inoltre, la mancata tracciabilità degli alimenti. – spiegano dalla Questura di Roma – Sanzioni per un totale di 6382 euro.  Sequestrati circa 20 kg di carne e pesce congelato. Personale della SIAE presente sul posto ha sanzionato il titolare anche per la violazione del copyright e del diritto d’autore”.

IN MERITO ALL’ARTICOLO, RICEVIAMO DALL’ASSOCIAZIONE CHE ESTISCE L’ATTIVITA’ UNA NOTA CHE PUBBLICHIAMO CHE RIGUARDA (NEGLI ALLEGATI INVIATICI) LE CONTESTAZIONI RELATIVE ALLA MANCANZA DI UNA SCIA E L’MPORTO DELLA REALE SANZIONE CHE, SECONDO L’ASSOCIAZIONE, SAREBBE GIA’ STATA PAGATA. 

“Siamo ad inoltrarvi a mezzo mail la documentazione che attesta che l’associazione culturale enogastronomica è in possesso di Scia per l’attività di somministrazione di bevande ed alimenti ma che al momento  del controllo non aveva sotto mano una copia; Inoltro anche copia dello statuto  e copia della ricevuta di pagamento del verbale. Inoltre nel vs articolo dichiarate che il verbale che mi è stato fatto ammonterebbe a circa € 6000.00; è falso in quanto vi allego la ricevuta del pagamento effettuato ovvero euro 280.00”.

 

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