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Caporalato, la Regione Lazio approva la legge che dà dignità e diritti al lavoro agricolo.

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Caporalato, la Regione Lazio approva la legge che dà dignità e diritti al lavoro agricolo. Al termine di una seduta conclusa all’alba di oggi, con l’approvazione della legge contro il caporalato, il Consiglio Regionale scrive una nuova pagina a tutela dei diritti e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. “Siamo tra le poche regioni italiane che, dopo la legge nazionale, legifera contro lo sfruttamento in agricoltura, – dichiara la presidente della IX Commissione lavoro della Regione, Eleonora Mattia del Pd – una piaga che nel Lazio colpisce circa 12mila lavoratori: non solo stranieri, ma anche tanti italiani e tantissime donne, – sottolinea – costrette a lavorare a 50 gradi nelle serre, spesso sotto ricatto non solo economico ma anche sessuale”. Tra i contenuti della normativa approvata, gli elenchi di prenotazione telematici, per fare incontrare domanda e offerta di lavoro ed incentivi alle aziende che assumono.

“Una legge, proposta dalla maggioranza di Nicola Zingaretti, – prosegue Eleonora Mattia – che è stata costruita nella Commissione che ho il privilegio di presiedere, attraverso la collaborazione delle forze datoriali e dei sindacati, per giungere ad un testo che garantisce i diritti dei lavoratori e, al tempo stesso, premia le aziende sane del Lazio, quelle che producono ricchezza tenendo alta l’attenzione sia verso i consumatori che per chi lavora nei campi. Oggi il centrosinistra della Regione Lazio ha dimostrato, ancora una volta, di stare dalla parte dei diritti e a difesa delle donne e dei più deboli”.

I CONTENUTI IN SINTESI

Tra i contenuti della normativa approvata, gli elenchi di prenotazione telematici previsti dall’articolo 3 per fare incontrare domanda e offerta di lavoro e gli indici di congruità (articolo 4), attraverso i quali si definisce il rapporto tra quantità e qualità dei beni e servizi offerti dai datori di lavoro e quantità delle ore lavorate. Molti emendamenti hanno modificato l’articolo 5 della proposta, sui centri polifunzionali per prestare assistenza ai lavoratori, per evitare di realizzare un duplicato dei centri per l’impiego.

Vari gli emendamenti anche all’articolo 6, che istituisce un osservatorio regionale sul lavoro in agricoltura presso l’assessorato competente in materia di lavoro. Il programma triennale degli interventi è previsto all’articolo 7 e comprende, tra gli altri, l’incentivazione all’assunzione di soggetti che hanno denunciato una o più imprese per ricorso al lavoro irregolare e l’agevolazione del trasporto dei lavoratori da e per il luogo di lavoro. Le condizioni di accesso ai benefici economici da parte delle imprese agricole sono l’oggetto dell’articolo 8, approvato senza emendamenti, così come il 9 sulle campagne di informazione e azioni di sensibilizzazione. Il regolamento di attuazione è regolato dall’articolo 12 e il monitoraggio di questa legge dall’articolo 13.

430 mila euro per l’anno corrente, 950 mila ciascuno per i due anni seguenti sono le cifre del finanziamento di questa normativa, contenute nell’articolo 15.

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