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Coronavirus, test sierologici: tutto quello che c’è da sapere e come farli

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La Regione Lazio ha definito un percorso, per tutti i cittadini, con lo scopo di individuare coloro che in questi mesi sono entrati in contatto con il Covid-19 (Determinazione 13 maggio 2020, n. G05717).

Test sierologici, tutto quello che c’è da sapere

Il primo passo è un esame del sangue (test sierologico) per individuare la presenza di anticorpi IgG che si rintracciano nel sangue dopo un paio di settimane dal contatto con il virus.

Per effettuare il test occorre recarsi nei laboratori analisi pubblici e privati abilitati, muniti di ricetta bianca del medico curante (medico di medicina generale, pediatra di libera scelta, specialista, medico competente, etc.) e tessera sanitaria. Il test sierologico nelle strutture pubbliche avrà il costo di €15,23.

L’eventuale risposta negativa al test non va in alcun modo interpretata come una immunità al virus. La negatività indica, con un elevato livello di probabilità, che l’organismo non è venuto a contatto con il virus SARS-CoV-2, ma non è assoluta garanzia dell’assenza di infezione da SARS-CoV-2.

L’esito negativo del test sierologico non attribuisce in alcun modo una “patente di immunità”.

In caso di risposta positiva al test sierologico si dovrà tempestivamente effettuare un tampone naso/orofaringeo per scoprire se l’infezione è attiva ovvero se si è a rischio di trasmettere l’infezione ad altri.

Chi risulta positivo al test sierologico per effettuare il tampone deve obbligatoriamente:

informare tempestivamente dell’esito positivo del test il proprio medico di medicina generale che provvede a prescrivere, attraverso ricetta dematerializzata, il tampone naso/orofaringeo;

nell’attesa di effettuare il tampone naso/orofaringeo, rispettare le norme legate al distanziamento sociale, anche all’interno della propria abitazione mantenendo una distanza di almeno un metro dagli altri e evitando assolutamente ogni contatto diretto;

recarsi da solo, a partire dal giorno successivo alla prescrizione ed entro 48 ore dalla stessa, con la prescrizione, il referto del test sierologico e la tessera sanitaria, con mezzi autonomi, presso una delle sedi “drive in” presenti sul territorio della propria ASL di residenza che saranno aperte al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 18,00 e il sabato dalle 9,00 alle 14,00 per l’esecuzione del tampone; nel caso che l’utente necessiti di essere accompagnato, dovranno essere rispettate le misure di distanziamento nell’abitacolo ovvero un metro tra conducente e passeggero;

rimanere presso la propria abitazione in attesa del risultato del test molecolare e delle eventuali indicazioni da parte del SISP (Servizio igiene e sanità pubblica) e del proprio medico di medicina generale/pediatra di libera scelta.

Procedura da seguire per effettuare il tampone nei “drive in”:

recarsi in un “drive in” presente nel territorio della propria ASL di residenza indicato dal proprio medico di medicina generale (medico di famiglia);

non scendere dall’automobile;

al momento dell’accettazione al “drive in”, fornire all’operatore della ASL il codice NRE della ricetta dematerializzata, il referto del test sierologico e la propria tessera sanitaria;

ritirare dall’operatore della ASL le credenziali per il ritiro on line del referto del tampone naso/orofaringeo.

Dopo aver effettuato il tampone naso/orofaringeo si deve obbligatoriamente:

rispettare le norme legate al distanziamento fisico, anche all’interno della propria abitazione mantenendo una distanza di almeno un metro dagli altri e evitando assolutamente ogni contatto diretto (compresi strette di mano, baci e abbracci);

rimanere presso la propria abitazione in attesa del risultato del test molecolare e delle eventuali valutazioni da parte del SISP (Servizio igiene e sanità pubblica) e del proprio medico di medicina generale/pediatra di libera scelta;

qualora il tampone/test molecolare risulti positivo, attenersi con attenzione alle seguenti indicazioni per l’isolamento domiciliare.

 

 

 

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