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Eseguito dalla Guardia di Finanza di Roma un sequestro preventivo di beni per oltre 20 milioni di euro nei confronti di una società.

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Questa mattina all’alba è stata data esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo – emesso dal G.I.P. del Tribunale di Roma – finalizzato alla confisca di beni fino alla concorrenza del profitto del reato o del valore corrispondente pari a oltre 20 milioni di euro nei confronti di una primaria società attiva nel settore dei servizi per le imprese, pubbliche e private.

“Il provvedimento – si legge in una nota della Procura di Roma – è adottato per illeciti amministrativi dipendenti dai reati di truffa ai danni dello Stato e turbata libertà degli incanti perpetrati, a beneficio dell’ente, da 4 legali rappresentanti succedutisi nel tempo.

Le indagini, coordinate da questo Ufficio di Procura e svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Roma, hanno permesso di ricostruire condotte, in ipotesi d’accusa  fraudolente, nella partecipazione ad una gara per l’affidamento del servizio di buoni pasto per la Pubblica Amministrazione per un importo stimato a base di gara pari a 1.250.000.000, che avrebbero determinato a vantaggio della società l’illegittima aggiudicazione e la connessa esecuzione di 4 lotti per un valore complessivo di circa 580 milioni di euro.

Nel dettaglio, secondo l’ipotesi di reato la società aggiudicataria ed emittente i buoni pasto, in fase di presentazione dell’offerta avrebbero falsamente dichiarato l’equivalenza tra il ribasso (o “sconto”) praticato alla P.A. e la commissione (o “sconto incondizionato”) applicata agli esercizi convenzionati, presupposto stabilito a pena di inammissibilità dalla legge di gara.

Con la stipula di accordi paralleli, invece, la società aggiudicataria avrebbe di fatto retrocesso agli esercizi convenzionati parte della prevista commissione, applicando così uno sconto maggiore rispetto a quello praticato alla Pubblica Amministrazione e, in tal modo, violando le regole imposte dal bando”.

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