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Festa del Papà – Poste italiane: il valore della genitorialità in azienda a Latina passa anche attraverso la figura paterna

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Nel giorno della Festa del Papà, Poste Italiane celebra questa importante ricorrenza attraverso la testimonianza diretta di uno dei 26 papà, dipendenti dell’Azienda in provincia di Latina che in questi ultimi mesi hanno usufruito delle misure previste nell’ambito delle politiche della famiglia, in particolare in materia di tutela e sostegno della genitorialità.

Poste Italiane, oramai costantemente su posizioni di avanguardia sull’ampio terreno della responsabilità sociale d’impresa, nell’ambito della valorizzazione della genitorialità ha previsto in diverse situazioni un trattamento economico di miglior favore rispetto a quello indicato dalla legge. Ad esempio, alle mamme, ma anche ai papà che fruiscono del “congedo parentale” nei primi sei anni di vita del bambino, l’Azienda riconosce l’80% della retribuzione per i primi due mesi, invece del 30% previsto dalla legge.

Riccardo Ricci, 48 anni, specialista commerciale presso l’ufficio postale di San Felice Circeo, papà di Valerio, sette mesi, di Isabella, Alessandro e Caterina, rispettivamente di 9, 7 e 5 anni, in Poste Italiane da gennaio 2006, applicato inizialmente presso il CMP di Fiumicino, in seguito nell’ufficio postale di Roma Belsito, prima come sportellista e dopo come specialista commerciale finanziario e dove ha conosciuto la moglie, una collega. Dopo la nascita di Isabella e poi con l’arrivo di Alessandro si sono trasferiti in una realtà più piccola rispetto alla grande città come Roma, più a misura di famiglia, a Sabaudia.

“Ho usufruito del congedo di paternità obbligatoria dopo la nascita dei miei figli – racconta Riccardo – perché oltre a dare sollievo a mia moglie, ogni attimo trascorso con i miei figli è oro colato, vedere i loro progressi nei primi anni di vita e vedere come la mia presenza rafforzi il mio rapporto con loro, l’amore reciproco trasmesso dai sorrisoni o gli abbracci è una sensazione che dà senso alla vita stessa! Per i bambini è necessaria quanto più possibile la presenza di entrambi i genitori, hanno bisogno dell’affetto materno quanto di quello paterno.

“Sono veramente grato per questa opportunità che mi ha permesso di usufruire di molti giorni in più da trascorrere con i miei bimbi – continua Riccardo –  vivere dei momenti della vita unici, rimanendo vicino ai miei figli in un momento così importante della loro vita, cercando di rendergliela il più piacevole possibile e “leggera” anche in questi ultimi anni difficili. Per questo devo ringraziare anche i colleghi del mio ufficio e della Filiale per la pazienza che hanno avuto nel gestire le mie richieste di congedo parentale. Voglio godermi ogni momento possibile per stare con i miei bimbi, voglio essere un padre presente, perchè è questo che un padre deve fare!”

Secondo quanto previsto dalla normativa attualmente in vigore, infatti, il congedo di paternità è fruibile entro il quinto mese di vita del bambino nella misura di dieci giorni di congedo obbligatorio, che possono essere goduti anche in via non continuativa, per gli eventi parto, adozione o affidamento avvenuti successivamente al 1° gennaio 2021. Il congedo parentale, invece, spetta ai genitori naturali, che siano in costanza di rapporto di lavoro, entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo tra i due genitori non superiore a dieci mesi. I mesi salgono a 11 se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno tre mesi.

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