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Gli passano un microtelefono durante un colloquio in carcere, a Velletri: detenuto scoperto dalla Polizia Penitenziaria.

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Gli passano un microtelefono durante un colloquio in carcere, a Velletri: un giovane detenuto viene scoperto dalla Polizia Penitenziaria; una volta perquisito, il dispositivo è stato posto sotto sequestro. Il fatto è accaduto ieri mattina nella Casa Circondariale di Velletri. Il microtelefono era ben occultato dentro la cucitura di un giubbotto, insieme ad un carica batterie. La notizia è stata divulgata dai sindacalisti del Si.P.Pe., il Sindacato di Polizia Penitenziaria, Carmine Olanda e Ciro Borrelli, che da sempre denunciano le criticità che coinvolgono il carcere di Velletri.

“Un giovane detenuto Italiano mentre si recava al colloquio dai propri famigliari, assumeva un comportamento anomalo tanto da attirare l’attenzione del Personale di Polizia Penitenziaria addetto ai controlli. Il detenuto durante il colloquio con i propri famigliari, veniva costantemente monitorato dall’Agente di Polizia Penitenziaria addetto ai controlli. Alla fine del colloquio, pensando di farla franca, il giovane veniva sottoposto ad una perquisizione accurata che dava esito positivo al ritrovamento di un microtelefono.

Il microtelefono era ben occultato dentro la cucitura di un giubbotto insieme ad un carica batterie. Non è la prima volta che succedono casi simili, il tentativo di entrata/uscita di qualunque cosa ritenuta illecita è sempre un rischio elevato, per questi motivi non si può nel modo più assoluto trascurare anche minimamente ogni aspetto che riguarda la sicurezza.

A darne notizia sono i sindacalisti del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Carmine Olanda e Ciro Borrelli che da sempre denunciano le criticità che coinvolgono la Casa Circondariale di Velletri.

“Il Penitenziario di Velletri soffre di una carenza di Personale di Polizia Penitenziaria di circa 80 unità, inoltre occorrono nuovi mezzi/apparecchiature moderne per prevenire l’introduzione di qualunque cosa ritenuta illecita.

Nonostante le problematiche in cui si trovano a lavorare gli Agenti di Polizia Penitenziaria, come Sindacato ci congratuliamo con l’Assistente Capo P.M. e il V. Ispettore P.C. che ancora una volta hanno dimostrato di avere elevata capacità professionale nell’ esercizio delle proprie funzioni.

Come sindacato – conclude Olanda -, abbiamo sempre denunciato la grave carenza di personale che coinvolge tutti gli Istituti Penitenziari, in particolare quello di Velletri, la carenza di nuovi mezzi di contrastato e la mancanza dell’unità cinofile fissa per ogni Istituto. Attualmente, il Ministro della Giustizia purtroppo, sembrerebbe sottovalutare questa problematica mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti”.

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