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Gravissima carenza di personale di Polizia Penitenziaria al carcere di Velletri. Il sindacato Si.P.Pe lancia l’allarme.

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Gravissima carenza di personale di Polizia Penitenziaria al carcere di Velletri. Il sindacato Si.P.Pe lancia l’allarme. A denunciare la situazione drammatica in cui versa il Penitenziario di Velletri – dopo le numerose denunciare presentate alle Autorità di competenza – sono il Segretario Generale del Si.P.Pe., Carmine Olanda, ed il Dirigente Nazionale, Ciro Borrelli. “Attualmente i responsabili dell’ufficio servizi – sottolineano i due sindacalisti – sono costretti a chiedere al personale di rimanere in servizio, anche dopo aver svolto le otto ore di lavoro. Abbiamo scritto al Ministro della Giustizia e a tutti gli organi competenti, – fanno presente Olanda e Borrelli – purtroppo, a tutt’oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta”.

“Gli Agenti di Polizia Penitenziaria del Penitenziario di Velletri sono ormai stanchi e stremati – commenta Borrelli – per i continui eventi critici che colpiscono il predetto carcere e la nota carenza di personale. Lo scorso 25 maggio tutti gli agenti non hanno addirittura fatto la pausa perché non c’è neanche personale per garantire la sostituzione. La gravissima carenza di personale sta portando al totale collasso la gestione del Penitenziario di Velletri.

Attualmente i responsabili dell’ufficio servizi – compreso i responsabili del NTP e della Sorveglianza Generale – Continua Borrelli – ogni giorno sono costretti a chiedere al personale di rimanere in servizio; anche dopo aver svolto le otto ore di lavoro – per poi proseguire con il turno notturno già programmato. Finisce un turno e dopo qualche ora inizia l’altro.

Come Sindacato – sottolinea Olanda – abbiamo più volte scritto al Ministro della Giustizia e a tutti gli organi competenti, purtroppo, a tutt’oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta.

Non possiamo accettare che di fronte ad un’emergenza simile, per fare fronte all’emergenza, anziché mandare nuovo Personale, le Direzioni spesso emanano disposizioni di servizio che non fanno altro che aggravare ulteriormente i carichi di lavoro senza risolvere niente, perché difficili da applicare.

La situazione è allarmante ed il piano ferie estivo è alle porte. Forse non potrà essere garantito. Il Personale è anziano, stanco e sfiduciato.

Basta! – concludono i Sindacalisti Olanda e Borrelli – le Autorità competenti non possono girarsi dall’altra parte facendo finta di non vedere e di non sentire. Se poi la Polizia Penitenziaria deve essere considerata un problema per il Dipartimento, che la transitassero nella Polizia di Stato ed il problema è risolto. Lo Stato deve garantire i diritti ai lavoratori prima che tutto diventa come una polveriera pronta ad esplodere.

Il Ministro della Giustizia farebbe bene prima a pensare alla Sicurezza degli Istituti Penitenziari dando più risorse e mezzi alla Polizia Penitenziaria che ha destinato 28 milioni di euro per costruire le casette dell’Amore destinati ai detenuti. Attendiamo delle risposte concrete e provvedimenti immediati alla problematica esposta, prima che la situazione possa degenerare all’ improvviso.

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