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La giunta regionale del Lazio approva l’elenco regionale delle scuole di educazione musicale. Zingaretti: “un fatto storico”.

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La giunta regionale del Lazio ha dato il suo voto favorevole alla delibera con la quale è stata approvata l’istituzione dell’Elenco Regionale delle scuole di educazione musicale, ai sensi dell’articolo 12bis della Legge Regionale del 29 dicembre 2014.

“Un fatto storico, – ha commentato il presidente Nicola Zingaretti – la dimostrazione di quanto la Regione riconosca la funzione propedeutica dell’educazione musicale nel percorso di formazione delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Entrare in questo elenco significa per le tante scuole di musica e i suoi insegnanti, poter accedere ai fondi regionali.

Un riconoscimento fondamentale a chi, grazie al proprio impegno e professionalità, contribuisce in maniera fondamentale all’accrescimento culturale dei nostri studenti. La musica – ha aggiunto Zingaretti – ha un enorme potere nel processo di apprendimento, per questo, soprattutto a livello scolastico, può e deve diventare uno strumento indispensabile”.

Con l’istituzione dell’Elenco Regionale delle scuole di educazione musicale, la Regione Lazio si dota di uno strumento in grado di riconoscere i progetti realizzati senza fine di lucro nel territorio regionale e basati su metodi che abbiano una letteratura scientifica di riferimento ed un’ampia diffusione, svolti  dalle imprese culturali e creative, dalle associazioni, dalle fondazioni, dalle cooperative, dai consorzi e da altri enti pubblici e privati che operano nel settore musicale, teatrale e coreutico, da almeno un anno.

La Regione mira a sostenere in particolare i progetti aventi ad oggetto:

a) le attività di formazione ed educazione musicale, teatrale e coreutica basate su metodi che abbiano una letteratura scientifica di riferimento e un’ampia diffusione, destinate ai bambini e ai giovani fino ai diciotto anni e agli insegnanti di discipline musicali e coreutiche di ogni ordine e grado, nonché alle attività delle associazioni operanti nel territorio;

b) la produzione di esibizioni musicali, teatrali e coreutiche che coinvolgono allievi ed insegnanti;

c) le attività di rete e di integrazione con il sistema dell’istruzione;

d) le iniziative delle scuole civiche e popolari delle arti performative, quali la musica, la danza e il teatro, per la loro valenza sociale ed educativa soprattutto in rapporto con le altre istituzioni preposte.

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