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LATINA – Violenta lite in strada con la ex, davanti alla figlia di appena 5 anni: albanese in manette.

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Un albanese di 29 anni è stato arrestato ieri dalla Polizia a Latina dopo una violenta lite in strada con l’ex compagna, avvenuta alla presenza anche della figlioletta di appena 5 anni, che era appena uscita da scuola. Gli agenti della Squadra Volante hanno ammanettato l’uomo con le accuse di atti persecutori, minacce e lesioni.

La lite era scoppiata in via Toti, all’interno della Galleria Incis. E’ stata la donna a richiedere l’intervento della Polizia; l’ex compagno, infatti, era già destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento. Il litigio sarebbe sorto per il pagamento della retta della mensa scolastica: il 29enne avrebbe ingiuriato e poi minacciata di  morte la donna.

“Giunti immediatamente sul posto, i poliziotti – si legge nella nota stampa – notavano la coppia ancora in lite ed una bambina di circa 5 anni, piangente ed impaurita, figlia della coppia che veniva immediatamente affidata alla nonna materna li presente. L’uomo, un cittadino albanese del ’89, fortemente agitato, nonostante la presenza dei poliziotti, continuava ad inveire e a minacciare di morte la donna, ex compagna dell’uomo, visibilmente spaventata, tanto da rendere necessario l’uso delle manette per riportarlo alla calma.

La donna, cittadina italiana,  riferiva che l’uomo, per futili motivi inerenti il pagamento della retta della mensa scolastica, l’aveva dapprima ingiuriata e poi minacciata di  morte con frasi del tipo “sei già morta….ti faccio ammazzare” e strattonata ripetutamente in presenza della figlia minore tanto da essere costretta a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso.

Invitata in ufficio per la denuncia la stessa manifestava il timore e la paura per la propria incolumità e per quella della propria figlia raccontando, tra l’altro, la propria storia con l’uomo, dalla cui relazione era nata nel 2013 la figlia, ed essersi poi separata a causa dei maltrattamenti e le violenze subite e di.

Il cittadino albanese, condotto in Questura, identificato per G.B.  del 1989, pluripregiudicato e già destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla coniuge per atti persecutori, d’intesa con il P.M. di turno, veniva tratto in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia aggravati in flagranza di reato”.

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