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Latina – Mostra al Mug per celebrare i 90 anni della città e i quattro anni del Museo Giannini

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Il  30 giugno ricorre la posa della  prima pietra di Latina: proprio in questa data  quattro anni fa, nel capoluogo pontino, è stato inaugurato il MUG, il Museo Giannini.   Domani, giovedì 30 giugno, quindi, Ferruccio Bianchini, Alberto Serarcangeli e Marcello Trabucco, presentano alle 17:30, proprio al MUG, che si trova in via Oberdan 13/A-,  un lavoro di ricerca sui materiali d’archivio conservati presso L’Istituto di Cultura Urbana di Latina e la Casa dell’Architettura.

Due le novità che riguardano il MUG Museo Giannini e lo Spazio Eventi. La prima è che le aperture al pubblico del Museo saranno previo appuntamento telefonico al 335 208505. La seconda più che una novità è una conferma e riguarda lo Spazio Eventi. Ancora una volta, in sintonia con l’idea di cultura che promuove sul territorio, lo Spazio Eventi -compatibilmente con la programmazione- verrà concesso per le presentazioni di libri a titolo gratuito, così come già avvenuto sin dalla sua apertura.

La nascita della città, di Littoria-Latina, la sua definizione con i ripensamenti, le trasformazioni e le contraddizioni insite nella sua costruzione, non sempre realizzata secondo lineari indirizzi pianificatori, si possono leggere nelle carte, nei documenti degli archivi che la Casa dell’architettura da oltre venti anni raccoglie, conserva e studia.

Per una città giovane come Latina, l’opportunità di poter costruire la sua storia attraverso gli archivi pubblici e privati, è da un lato agevolata dalla sua recente formazione (il 18 dicembre del 1932), riveste il carattere di urgenza pena la perdita di quel patrimonio costituito soprattutto dagli archivi dei singoli professionisti che hanno operato e contribuito alla crescita della città.

Questo modo di operare – pur garantendo la salvaguardia di importanti fonti archivistiche –non deve solo privilegiare, nel migliore dei casi, la pura conservazione o la divulgazione dei contenuti del singolo archivio, ma diventare strumento al servizio di più ampi progetti di diffusione della conoscenza e della discussione su tematiche di cruciale importanza per la storia, la società e la cultura del nostro territorio.

La cultura architettonica deve riappropriarsi di quegli elementi configurabili come frammenti significativi del travagliato e contraddittorio sviluppo della città contemporanea; è questa una convinzione in linea di principio largamente condivisa, a sottolineare la necessità e l’urgenza di una riscoperta che è volontà di valorizzazione, ma anche strumento progettuale indispensabile per ogni ipotesi di riqualificazione urbana.

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