“Un anno di Governo Meloni. Un anno di nulla. L’Italia è più ingiusta e più povera”: questo il titolo dell’incontro pubblico organizzato dalla segreteria provinciale del Pd di Latina per venerdì 20 ottobre. In città, per l’occasione, arriverà l’Onorevole Nicola Zingaretti, Deputato Pd e componente della Direzione Nazionale del Partito. L’appuntamento è alle 17.30 presso l’Hotel Europa. L’incontro con Nicola Zingaretti è stato organizzato in vista della manifestazione nazionale dell’11 novembre a Roma.
Faremo il punto sul primo anno del Governo Meloni e sulla manovra di bilancio. – spiega il Segretario Provinciale del Pd di Latina, Omar Sarubbo – Un anno di nulla, lo diciamo con chiarezza. Un anno di promesse disattese, propaganda, ricerca perpetua di scuse ed alibi per giustificare l’immobilismo di questo Governo. Il carovita, il caro carburante, la disoccupazione ed i salari bassi stanno devastando la quotidianità di cittadini e famiglie e dopo dodici mesi il Governo Meloni ‘ha partorito il topolino’.
La proposta di Bilancio è priva di visione e figlia del convincimento che qualche mancia fiscale della durata pochi mesi possa aiutare il centrodestra a “tirare a campare” nei sondaggi. Ma la grande assente è l’attesa eliminazione delle accise sulla benzina. Il tutto è aggravato dall’ordine impartito ai parlamentari di centrodestra di rinunciare alla presentazione di emendamenti, ovvero umiliane l’autonomia di eletti.
Non solo. – prosegue Sarubbo – Come tutti ormai hanno compreso, si tratta di una manovra pavida ed in deficit, ovvero indebitando i cittadini. Con una mano si dà e con l’altra si toglie al Paese negando così ogni prospettiva di crescita. E questo mentre l’attuazione del PNRR rimane una grande incognita e si registra un ritardo di attuazione rispetto ad altri Paesi. Mentre l’Italia si è incastrata tra le maglie delle proposte di definanziamento e rimodulazione, la Spagna, ad esempio, ha tirato dritto come un treno ed ha raddoppiato i progetti.
Infine siamo al cospetto di un Governo sordo alle proposte del PD e delle opposizioni anche quando queste sono di evidente buonsenso. Abbiamo chiesto di investire di più nella conversione ecologica, nel contrasto al dissesto idrogeologico e nella politica industriale ma non vi è traccia di stanziamenti adeguati. Sulla sanità servono altri 7 miliardi perché le somme sventolate (circa 130 miliardi) non tengono conto della spinta inflazionistica e manderanno in crisi il sistema. Infine, sulla bocciatura del salario minimo tentano di rifugiandosi furbescamente dietro il parere del CNEL operando un tattico trasferimento di responsabilità dalla Meloni a Brunetta. Un gioco patetico che non li solleverà dal misfatto politico di voler negare un aumento di stipendio ad oltre 3 milioni di lavoratori. Ne risponderanno in Parlamento e davanti al Paese”.