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Unicoop, la vertenza in Parlamento: “Durigon ha annunciato un nuovo tavolo per trovare soluzione”

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Finisce in Parlamento la vertenza che riguarda i lavoratori Coop del basso Lazio. 4 punti vendita, tra cui quelli di Aprilia, Pomezia e Velletri, sono a rischio chiusura. La deputata di Forza Italia, Maria Spena, ha presentato un’interrogazione parlamentare chiedendo spiegazioni sulla vertenza: “Il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, ha garantito che sulla vicenda delle lavoratrici e lavoratori della Unicoop Tirreno, con particolare riferimento alle criticità occupazionali dei punti vendita del basso Lazio, a Pomezia, Fiuggi, Velletri, Aprilia, Genzano, Colleferro e Frosinone, il Governo sta ponendo massima attenzione ed ha annunciato la riconvocazione a breve di un nuovo tavolo istituzionale ministeriale per trovare una soluzione adeguata. Si tratta di una notizia positiva per le ricadute che la crisi occupazionale comporterebbe sul territorio del basso Lazio e per i 145 lavoratori dei punti vendita e le loro famiglie che attendono ormai da mesi. Grazie soprattutto alla responsabilità dell’azienda e delle organizzazioni sindacali, per ora è scongiurata la cessione di tutti i punti vendita. Quattro di questi, a Pomezia, Fiuggi, Colleferro e Genzano, rimarranno aperti ma subiranno un ridimensionamento, mentre gli altri purtroppo chiuderanno”.

“Rispondendo ad una mia interrogazione nell’Aula di Montecitorio, – dice Spena – il sottosegretario Durigon ha ribadito la volontà da parte dell’Esecutivo di trovare risposte più adeguate per le lavoratrici e i lavoratori, rispetto alla prospettiva di una cassa integrazione. C’è quindi poco da star tranquilli finché non si arriverà a soluzioni ragionevoli. Per quanto mi riguarda, continuerò a tenere alta l’attenzione sulla vicenda dei lavoratori laziali di Unicoop Tirreno coinvolti nella crisi aziendale, e a sollecitare il governo sulla questione. Il territorio laziale a Sud della Capitale ha estrema necessità di rilancio economico, e la perdita di posti di lavoro, con annesse ricadute sull’indotto, è una grave minaccia da sventare, che rischia di impoverire ulteriormente il tessuto sociale e mettere in crisi le famiglie in un’area strategica per lo sviluppo del Paese. Se davvero, come ha ribadito il sottosegretario Duringon, è volontà del Governo lanciare un segnale concreto al mondo del lavoro, è su  vertenze di questo tipo che occorre agire. Si faccia presto e si passi dalle parole ai fatti”, conclude.

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