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Traffico illecito di batterie esauste, indagini anche ad Anzio

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Scoperto dai Carabinieri del Noe di Roma un traffico illecito di batterie esauste. L’indagine coinvolge anche il territorio di Anzio, insieme a quelli di Roma e Palestrina. I militari – su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia – hanno eseguito il sequestro preventivo ai fini della confisca tre veicoli e due appartamenti, denunciando 5 persone per attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti.

Le indagini, durate circa due anni, si sono concentrate su amministratori ed operai delle società coinvolte, i quali, in modo organizzato, ritiravano irregolarmente presso orologiai, a Roma e nel Nord Italia, batterie esauste di orologi. Quelle contenenti ossido di argento venivano avviate, mediante utilizzo di formulari falsi, al recupero presso un centro di trattamento rifiuti in Toscana che corrispondeva agli indagati ingenti somme di denaro con bonifico bancario. Il profitto ingiusto derivante dalla commercializzazione illecita di tali rifiuti ha fruttato un ingiusto profitto pari a circa 1.200.000 euro.

Le pile esauste non recuperabili, al litio ed alcaline, venivano, invece, stoccate illecitamente all’interno dei locali delle aziende interessate.

Nel corso delle attività investigative i militari del NOE procedevano al sequestro di circa 350 kg di pile destinate allo smaltimento, sebbene le aziende non avessero le prescritte autorizzazioni per procedere a tale operazione.

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