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“L’azzardo non è un gioco: vinciamo la Ludopatia”. Un incontro oggi ad Albano.

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“L’azzardo non è un gioco: vinciamo la Ludopatia”. Un incontro è in programma per oggi pomeriggio ad Albano, promosso dalle associazioni del territorio. L’appuntamento è alle 17.30 presso la Sala Convegni del Centro Anziani di Borgo Garibaldi.

Quando giocare diventa la cosa più importante, anche più della famiglia, del lavoro e dei soldi risparmiati, significa che si è superato il confine tra divertimento e dipendenza, tra abitudine occasionale e malattia. In Italia il fenomeno della dipendenza dal gioco coinvolge circa 30 milioni di persone (fino al 70-80% degli adulti) e tutti coloro che sono coinvolti in questa spirale del gioco d’azzardo vanno incontro a gravissimi problemi economici e sono quindi a grave rischio di usura. Il gioco d’azzardo, infatti, rappresenta per le organizzazioni criminali il 13% del fatturato, circa 23 miliardi di euro.

Il convegno, una prima iniziativa propedeutica di altre che saranno attivate da settembre in poi, è stato promosso dalle seguenti associazioni: Andos Albano Laziale, Bottega del Mondo commercio equo&solidale, Caritas Diocesi di Albano, Chiara per i bambini del mondo-onlus (associazione di volontariato), CNA Roma Castelli,Scout Sezione di Ariccia del CNGEI, Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Albano Laziale, FARE Castelli, Associazione Giovani per un Mondo Unito – Castelli Romani , Gruppo Scout Agesci Albano 1, Gruppo Scout Agesci Albano 2, In Medias Res, Libera Castelli Romani – Presidio Natale De Grazia, UCAL Unione Commercianti Albano Laziale, FNP CISL Pensionati, Uguali Diversamente, Vedere Altrimenti e Vento di Legalità

L’incontro, che sarà coordinato da Silvia Barbieri, responsabile del presidio Castelli Romani di Libera, vedrà sul palco degli oratori la presenza di personalità che hanno affrontato, a vario titolo, la problematica della ludopatia. Ci sarà, quindi, Daniele Poto, giornalista della trasmissione televisiva Report e autore del dossier “Azzardopoli”; Maria Chiara Cefaloni di Slot Mob, il movimento che vuole fermare le multinazionali dell’azzardo,  Gabriele D’Annibale, responsabile “Caritas Diocesana” di Albano Laziale, lo psicologo Stefano Coletta; Margherita Camarda, responsabile dei Servizi Sociali del comune di Albano Laziale; Silvia Gallozzi, dirigente UOC DSM ASL Roma 6. Sono previsti, inoltre, i saluti istituzionali da parte del sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, e del direttore generale ASL Roma 6, Narciso Mostarda.

Appuntamento quindi ad oggi pomeriggio per ragionare tutti insieme su questa  emergenza sociale che è oggi il gioco d’azzardo: una forma di schiavitù per le persone che disintegra le famiglie e le comunità ed è terreno fertile per gli affari della criminalità organizzata.

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