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Morte di Desirèe, per il pusher italiano cade l’accusa di cessione droga a minore

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Resta in carcere il pusher italiano coinvolto nelle indagini relative alla morte di Desiree Mariottini, la 16enne di Cisterna trovata senza vita in uno stabile abbandonato a San Lorenzo. Lo ha deciso il gip Maria Paola Tomaselli al termine dell’interrogatorio di garanzia nel carcere di Regina Coeli. Il giudice ha convalidato il fermo emettendo una misura cautelare in carcere. Il magistrato ha fatto cadere per l’indagato l’aggravante della cessione di sostanza stupefacente ad un minore. L’uomo è accusato di detenzione e cessione di stupefacenti. ma per il gip non avrebbe ceduto la droga a Desirée.

Il Tribunale del Riesame di Roma si è riservato di decidere in merito all’istanza di scarcerazione avanzata dai difensori di Mamadou Gara, il cittadino senegalese 26enne arrestato nell’ambito dell’indagine sulla morte di Desirée Mariottini. L’uomo è accusato di omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo e cessione di stupefacenti. Ieri i Giudici della Libertà hanno fatto cadere per Chima Alinno e Brian Minthe, l’accusa di omicidio riformulando quella di violenza sessuale in abuso aggravato dalla minore età di Desirée.

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