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Morto sulla via Nettunense, il sindaco in Consiglio: “Caso isolato”, Boi: “Non è razzismo”

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Si è aperto con le considerazioni del sindaco di Aprilia Antonio Terra, sulla morte del 43enne marocchino avvenuta sulla via Nettunense nel fine settimana, il Consiglio Comunale di oggi. Il sindaco ha preso la parola parlando all’assise: “Mi sembra doveroso riferire in aula sulla tragedia avvenuta pochi giorni fa. Siamo continuamente in contatto con i carabinieri e il Prefetto – spiega il sindaco – il monitoraggio con le forze dell’ordine è continuo. Confermiamo ancora che non c’è un’emergenza furti, le denunce in quella zona sono state davvero poche. La nostra città è balzata sulle pagine di tutte le testate nazionali apparendo come un luogo poco sicuro e in mano alla criminalità. Molte considerazioni mi sono sembrate fuori luogo. Non ci sono ronde, non ci sono episodi di razzismo. Attendiamo ora le indagini, i risultati dell’autopsia che potrebbero arrivare tra 60 giorni, per  capire meglio cosa sia accaduto. In ogni caso la scelta di inseguire un’auto con dei presunti ladri è risultata scellerata. A nostro avviso però si tratta di un caso isolato. Sono contenta della risposta data dai partiti, mi è sembrata adeguata e utile per la città. Ribadiamo: la sicurezza la garantiscono le forze dell’ordine.”

Subito dopo il sindaco è intervenuto il consigliere del Pd, Vincenzo Giovannini: “Sostengo il messaggio di oggi, la sicurezza la garantiscono le forze dell’ordine e sul nostro territorio lo stanno facendo molto bene. Aprilia è una città che fa accoglienza, che vuole integrare ogni cittadino”.

Poi la parola è passata ad Ilaria Iacoangeli della maggioranza: “Aprilia è una città dell’accoglienza e dell’integrazione, non ci sono ronde. Non ne abbiamo bisogno. Stigmatizziamo atteggiamenti che inneggiano all’odio, la nostra città non è questo. Lavoriamo tutti perché fatti del genere non accadano mai più. Episodi del genere non devono più avvenire. Questo è il nostro obiettivo”.

Davide Zingaretti: “Chiediamo il potenziamento delle forze dell’ordine. La città ne ha comunque bisogno. E’ indispensabile prendere le distanze da coloro che cercano di giustificare la cosiddetta “Giustizia fai da te”. Soprattutto nel periodo estivo ad Aprilia si chiede maggiori controlli, più presenza delle forze dell’ordine per tutelare il territorio. L’episodio recente inquadrato nel giusto contesto per trovare soluzioni. Condanniamo atteggiamenti di odio e razzismo, la via umana non deve essere banalizzata. Di certo un’amministrazione deve prevenire episodi del genere”.

Il consigliere della Lega, Roberto Boi rilancia: “Condivido quello che ha detto il sindaco, ma voglio sottolineare che non si tratta di un’aggressione a scopo razziale. Ma di una reazione scaturita da una serie di furti e altri reati che hanno scaldato il clima. Purtroppo si è verificata una tragedia, a livello mediatico è stato lanciato un allarme, Aprilia è passata alla ribalta in questo modo. Non è un episodio a sfondo razziale, ad Aprilia il problema è di altro genere: forze dell’ordine sotto dotate, ma negli ultimi anni qui è accaduto di tutto: furti in casa, padroni di casa picchiati, attesi fuori per poter svaligiare le abitazioni. I furti non vengono denunciati. Io ho subito due furti, uno l’ho denunciato, il secondo no. Il primo ho colto i ladri sul fatto e sono scappati chiedendo aiuto alle forze dell’ordine. Il secondo episodio non ho chiesto l’intervento di nessuno perché ci ho messo 3 ore e mezza per presentare una denuncia, tanto comunque non avrei ritrovato nulla. Spesso purtroppo le forze dell’ordine sono demotivate e non sono sostenute. No alla caccia all’uomo, è pericoloso, ma c’è un problema di sicurezza”.

Giusfredi: “Aprilia non è una città sotto scacco. Non si può fare un processo, prima di avere fatti certi in mano. Questo dice che siamo in un momento in cui abbiamo perso la tranquillità che proviene da persone civili. Io dico no, oggi ho una maglietta rossa per dire chi sono, non siamo il territorio del far west, non è il territorio dove la legge la fanno in pochi. Chi va dietro ad un’altra auto, noi non siamo questi. Da due giorni ci stanno massacrando. Non siamo delinquenti, siamo accoglienti. Noi siamo persone civili. La multietnicità è il nostro punto di forza. Raccontiamo a tutti cos’è Aprilia, è il patrimonio di tutti noi, senza distinzioni. E’ una città vera, fatta di persone giuste e civili. Siamo divergenti solo sulla politica, non di certo quando è in gioco la nostra città”.

 

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