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“Ottobre Rossa”: al San Camillo Forlanini di Roma la retrospettiva di Patrizia Claps “Oltre il visibile: il cuore vede quel che alla mente sfugge”.

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Da domani, sabato 2 ottobre, e sino al prossimo 11 dicembre, al San Camillo Forlanini di Roma, è “Ottobre Rosa”. Il nosocomio romano si veste di rosa e per l’occasione spalanca le porte all’arte ospitando, dal prossimo mercoledì 6 ottobre alle 15.00, nel reparto UOSD Diagnostica per immagini in senologia del padiglione Busi, la retrospettiva di Patrizia Claps “Oltre Visibile: il cuore vede quel che alla mente sfugge”.

Volti di donna, archetipi femminili e immagini prodotte dalla fusione di colore e materia racchiusi in una ventina di quadri,decoreranno i corridoi del reparto del Busi, al fine di infondere messaggi chiari di forza e speranza alle donne chiamate ad affrontare un percorso di salute, talvolta non facile.

Determinazione, forza, armonia e ricerca interiore, i temi portati all’attenzione dell’osservatore dall’artista che ha scelto offrire il proprio contributo alla campagna di prevenzione, parlando attraverso le immagini direttamente al cuore delle donne.

“Ottobre Rosa   – dichiara la dottoressa Francesca Svegliati – si rivolge a tutte le signore tra i 45 e i 49 anni ed è tesa a sensibilizzare alla prevenzione del tumore al seno. La medicina ha fatto grandi passi avanti ma il risultato è fortemente legato ad una prevenzione attenta e costante. Al fine di agevolare il servizio è stata predisposta una linea dedicata alla quale rivolgersi contattando il numero 06 164 161 840.

La scelta di dare spazio all’arte – prosegue –nasce principalmente dal desiderio, condiviso anche dall’artista, di ritrovare quel senso di bellezza, che in alcuni momenti, può sembrare  perduta o quantomeno sbiadita”.

“E’ motivo di grande orgoglio per me – ha dichiarato Patrizia Claps – partecipare ad un’iniziativa così importante e ringrazio il San Camillo per la bellissima opportunità.  Sono una donna e come tale ho esperienza di cosa significhi affrontare percorsi di indagini o cure e quale tumulto emotivo si possa vivere. I miei quadri parlano di donne, della forza e del coraggio che le contraddistingue. Ma soprattutto invitano a cambiare il punto di vista e a volgere lo sguardo dentro di se dove tutto si origina e ogni cosa trova risposta, finanche la malattia”.

Tra le opere esposte anche quella che l’artista ha scelto di lasciare in dono al reparto a titolo di personale ringraziamento.

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