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“Più Europa in Comune”. Salvatore Ladaga di Velletri si candida alle europee

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“Più Europa in Comune”. E’ questo lo slogan che accompagnerà la candidatura di Salvatore Ladaga alle elezioni europee del 26 maggio. Proprio il 62enne di Velletri farà parte della contesa, con la legittima ambizione di andare a rappresentare il centro Italia laddove si compiranno tante scelte cruciali per la vita di tutti i giorni.


Ladaga é infatti tra i candidati di Forza Italia per il rinnovo del Parlamento Europeo, dove potrà portare la sua esperienza e la sua capacità a servizio del Paese e dei territori che sarà chiamato a rappresentare.

Salvatore Ladaga sarà un uomo di punta di Forza Italia, partito che torna così ad essere centrale negli interessi generali del Paese, quale espressione di quel PPE che proprio gli azzurri punta a rappresentare al meglio, esaltando i valori popolari, liberali riformisti e cattolici.

L’attuale consigliere comunale veliterno, vicepresidente del Cal (la seconda camera regionale del Lazio), si misurerà in un collegio molto vasto, che porterà al voto oltre 9 milioni di italiani, e in cui Ladaga potrà contare non solo sul traino dei Comuni a lui più vicini, a partire proprio da Velletri e Lariano, ma di un intero territorio che va dal litorale ed abbraccia l’intera provincia di Roma (potendo persino far la sua parte altrove, visto che la contesa si “giocherà” sull’intera regione, cui vanno aggiunte anche la Toscana, le Marche e l’Umbria). Un Ladaga che saprà fare breccia anche negli ambienti romani, laddove la stima per i suoi confronti è sempre stata elevata.

Una candidatura forte, di peso, come forti e di peso sono le sue ambizioni di rappresentare al meglio chi gli accorderà la fiducia. Ad accrescerne la valenza il fatto che alle Europee del 26 maggio Salvatore Ladaga sarà l’unico esponente della sua Velletri e andrà a rappresentare anche l’unico candidato in una cerchia piuttosto vasta del territorio, tanto da non far ritenere remota la possibilità che su di lui possano convergere anche i sostenitori o simpatizzanti di altri partiti, nella convinzione di quanto possa tornare utile la presenza a Bruxelles di un figlio di questa terra.

Una candidatura di spessore, quindi, per restituire – parole sue – “forza e qualità rappresentativa ai territori”. Proprio su di lui punterà convintamente il partito, visto che in lui si ravvede l’identikit dell’uomo in grado di rappresentare al meglio il politico esperto, capace, disponibile con tutti e con tanta voglia di mettersi al servizio della collettività, “perché l’Europa – dichiarava Salvatore Ladaga in un momento in cui non era certa la sua candidatura – é diventata al centro degli interessi dei territori, essendosi sostituita di fatto ai singoli stati nazionali. Oggi, se si vuole rilanciare un territorio, garantendogli opportunità e sviluppo – ha aggiunto in queste ore Salvatore Ladaga – lo si fa coi bandi regionali, seguendo le indicazioni che provengono dall’Europa e da un parlamento che in tutto e per tutto ha assunto una peculiarità fondamentale per le regioni e i singoli comuni”.

Nelle ore appena susseguenti alla conferma della sua candidatura proprio il candidato di Forza Italia ha ribadito che “non esiste un populismo adatto a sostituirsi all’Europa, così come é utopia pensare ancora ad un sovranismo delle singole nazioni che ne fanno parte. Piuttosto si dovrebbe parlare di sovranismo dell’Unione degli Stati europei, che fu il motivo fondante per cui i grandi statisti vollero creare l’unione, per rafforzarla e renderla competitiva anche in funzione di risposta alla globalizzazione. D’altronde – ha aggiunto Ladaga – a certe metamorfosi sullo scacchiere internazionale non risponde il singolo Stato, ma l’Europa stessa; quindi ben venga il sovranismo europeo, a dispetto del pretestuoso ed anacronistico sovranismo nazionale, che si ciba di slogan facili, parlando alla pancia delle persone. Lavoreremo pertanto agli interessi legittimi delle nazioni che fanno parte degli Stati Unititi d’Europa, con serietà e abnegazione”. Allargando il tiro Ladaga è consapevole della grande occasione di garantire un’illustre rappresentanza ad un intero territorio: “Sono un imprenditore, prima ancora che un politico, e vivo sulla mia pelle tutte le difficoltà che affronta chi fa impresa. Già questo é uno sprone importantissimo per dare rappresentanza alle esigenze del mio Paese, e negli obiettivi che ci siamo posti come partito vi è quello dell’abbattimento del cuneo fiscale, con un ammodernamento del sistema produttivo. Di temi, tuttavia, avremo modo di parlarne nel corso di questa breve, ma intensa campagna elettorale, che terminerà a ridosso del 26 maggio, quando i cittadini si recheranno alle urne per costituire il nuovo Parlamento della nostra Europa. Io proverò a farne parte – ha concluso Salvatore Ladaga – proprio per rappresentare al meglio le istanze e i bisogni dei cittadini di queste nostre terre, dalle potenzialità straordinarie, molte delle quali inespresse”.

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