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Pride dei Castelli Romani, il Circolo di Aprilia di Rifondazione: “Il Comune di Aprilia tra i pochi a non patrocinare l’evento”.

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Nelle scorse ore anche il Circolo di Aprilia di Rifondazione Comunista ha dato la propria adesione al Pride dei Castelli Romani, sottolineando allo stesso tempo la poca sensibilità del Comune di Aprilia, tra i pochi del territorio a non aver deciso di patrocinare l’evento. “Aprilia assente nell’elenco fornito dagli organizzatori sul sito ufficiale dell’evento, a riprova – sostiene Rifondazione –  se mai ce ne fosse bisogno, della mancanza di sensibilità dell’amministrazione cittadina per ogni aspetto culturale e sociale che riguardi i propri cittadini, compreso quello della dignità e qualità di vita dei molti che si trovino ancora a soffrire discriminazioni e disparità di trattamento per questioni di genere e orientamento sessuale”.

“Il nostro Partito – scrivono il Segretario di Rifondazione Aprilia, Fabio Federici, Paola Guazzo, componente del Direttivo PRC Aprilia e del Comitato Politico Nazionale Rifondazione Comunista – è vicino al movimento LGBTQIA fin dalla sua fondazione e vogliamo ricordare con orgoglio che il foglio culturale allegato settimanalmente al nostro giornale di partito, “Liberazione”, si chiamava QUEER.

Nel presente abbiamo sostenuto la campagna per il ddl Zan, purtroppo naufragato miseramente al Senato tra gli applausi delle destre catto-fasciste. Siamo accanto al movimento nel proseguimento della sua dura lotta per il riconoscimento dei pieni diritti civili e, sul piano locale, sosteniamo e partecipiamo alle iniziative LGBTQIA organizzate sul territorio, registrando il disinteresse dell’amministrazione Terra per il tema.

Il Pride dei Castelli Romani, infatti, può vantare il patrocinio della Regione Lazio e di moltissimi Comuni del circondario, quali Castel Gandolfo, Cisterna di Latina, Colonna, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Guidonia Montecelio, Monte Compatri, Rocca di Papa, Rocca Priora, Velletri, Villa San Giovanni in Tuscia e dei Municipi I, II, VIII, XI, XV di Roma.

Assente nell’elenco fornito dagli organizzatori sul sito ufficiale dell’evento, proprio il Comune di Aprilia, a riprova -se mai ce ne fosse bisogno ancora una volta – della mancanza di sensibilità dell’amministrazione cittadina per ogni aspetto culturale e sociale che riguardi i propri cittadini, ivi compreso quello della dignità e qualità di vita dei molti che si trovino ancora a soffrire discriminazioni e disparità di trattamento per questioni di genere e orientamento sessuale.

Tornando all’evento di sabato, riteniamo estremamente significativo un Pride dei Castelli Romani, onda che può travolgere discriminazioni e pregiudizi che riguardano ogni forma di vita non conforme a quelle del patriarcato capitalista, ancora purtroppo pervasive nel nostro territorio e in tutto il Paese. La miseria del presente non ci sconfiggerà. Camminiamo insieme per un futuro migliore per tutt*. Buon Pride”.

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