Processo per la morte della 16enne di Cisterna Desirèe Mariottini: sussiste il rischio di fuga e di reiterazione del reato per Alinno Chima, detto “Sisco”, il presunto pusher nigeriano imputato insieme ad altri tre cittadini africani per la morte della giovane, avvenuta la notte del 19 ottobre del 2018 in uno stabile abbandonato di via dei Lucani, nel quartiere San Lorenzo, a Roma. La Cassazione ha respinto ieri il ricorso dell’imputato e confermato il carcere.
Le indagini tramite le tracce del Dna sui flaconi di metadone – la cui eccessiva assunzione avrebbe causato l’overdose di Desirèe, che non è stata soccorsa da nessuno mentre era moribonda – hanno provato che il metadone era riferibile proprio ad Alinno Chima. Il processo, ora, riprenderà il prossimo venerdì 31 gennaio.