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Riconosciuto uno stanziamento regionale di 500mila euro per le associazioni del terzo settore del Lazio in difficoltà con le mega-bollette.

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Riconosciuto uno stanziamento regionale di 500mila euro per le associazioni del Lazio in difficoltà con le mega-bollette. La notizia è stata accolta con soddisfazione dal portavoce del Forum del Terzo Settore del Lazio, Francesca Danese, e dal presidente di Banco Alimentare del Lazio, Giuliano Visconti. “Una boccata d’ossigeno per le associazioni. – commentano – Ma la crisi sarà lunga, anche i Comuni del Lazio facciano la loro parte”. Per limitare gli effetti negativi sulle attività svolte dagli enti del terzo settore, dovuti all’aumento dei prezzi dell’energia, è stato istituito un fondo.“Il caro bollette – ha commentato Visconti – sta lentamente spegnendo le associazioni più energivore, questo provvedimento contribuirà a che ciò non accada”.

«Ce l’abbiamo fatta! Dopo mesi di pressione sulla Giunta e sul Consiglio Regionale, finalmente è stato riconosciuto uno stanziamento di 500mila euro per le associazioni che si trovino in difficoltà con le mega-bollette», commenta Francesca Danese, portavoce del Forum del Terzo Settore del Lazio, alla notizia dell’approvazione del collegato alla legge di Bilancio, ultimo atto del consiglio regionale prima della fine del mandato del presidente Zingaretti.

Se per le associazioni è previsto questo fondo, per i soggetti della cooperazione sociale verranno applicate tutte le misure previste per le imprese. 

«La Regione Lazio con questo atto ha deciso di sostenere tutte le realtà del Terzo Settore come la nostra che ogni giorno sono in prima linea nel sostegno ai più deboli – dichiara Giuliano Visconti, presidente di Banco Alimentare del Lazio – desideriamo ringraziare il Presidente e tutti i consiglieri che hanno deciso di tendere una mano al Terzo Settore affinché continui nella sua attività. Il caro bollette sta lentamente spegnendo le associazioni più energivore, questo provvedimento contribuirà a che ciò non accada».

«La povertà energetica, oltre a travolgere le famiglie e creare nuove fragilità – riprende Francesca Danese – ha investito da mesi anche la vita di quegli organismi preziosi che si spendono nell’assistenza alla città degli ultimi. Oltre all’evidente questione sociale, la crisi energetica sta seriamente diventando un’emergenza democratica perché le nostre sedi sono anche i luoghi della partecipazione. Bene queste misure, ma la crisi è ancora lontana dal risolversi, anche i Comuni del Lazio facciano la loro parte».

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