Questa
mattina, il consiglio comunale di Sermoneta ha approvato la mozione di sfiducia
al sindaco dimissionario Claudio Damiano. Presenti solo i sette consiglieri
firmatari della mozione. Il segretario comunale ha trasmesso gli atti alla
Prefettura, che nei prossimi giorni provvederà a nominare un commissario fino
alle elezioni, già programmate per il 26 maggio prossimo.
L’ormai ex sindaco Claudio Damiano ha commentato così quanto accaduto
stamattina.
“Quello della sfiducia approvata oggi è l’epilogo di una legislatura che per
molti, più che essere incentrata su percorsi amministrativi per dare risposte
ai cittadini, era concentrata sulla preparazione di una nuova campagna
elettorale. Che questo epilogo sia stato, come definito da altri, il teatrino
della politica ne è proprio l’evidenza: oggettivamente se sciocco poteva
apparire una mozione di sfiducia a meno di un mese dalle elezioni, ancor più
sciocco è l’approvazione di una sfiducia con un sindaco che da tre giorni aveva
rassegnato le proprie dimissioni al Prefetto.
Mi sembra piuttosto l’epilogo di una situazione che appare più come una
vendetta per rancori accumulati in tanti anni. Ed è proprio per questo che
penso che Sermoneta abbia bisogno di un cambiamento della classe politica e
sono le ragioni per le quali ho ritenuto necessario fare un passo indietro,
lasciando ad altri la responsabilità di avviare un processo di cambiamento per
proiettare verso il futuro non solo la città, ma anche una nuova classe
dirigente. Anche la vicenda di Chiara Caiola, dimissionata da me in un momento
in cui era necessario che si portassero a termine scelte e decisioni importanti
per il territorio, è stata utilizzata come scusa per la mozione di sfiducia. Io
credo che non ci possano essere giustificazioni verso Caiola, una assessora che
ha partecipato a una giunta su due, neanche dietro l’ipocrisia di considerarsi
lei stessa giovane e donna, perché è offensivo rispetto ai giovani che vogliono
porsi in politica assumendosi responsabilità, né tantomeno alle donne che
quotidianamente dimostrano il loro valore anche più di tanti uomini.
L’unica amarezza è che non so chi seguirà in quest’ultimo mese la realizzazione
di cose importanti, come l’implementazione della pubblica illuminazione con
pannelli fotovoltaici, i nuovi arredi dei parchi pubblici, il “percorso vita”
da realizzarsi. Cose che sono vicine ai bisogni dei cittadini e di cui credo
abbiano il diritto.
L’onestà è la miglior politica: a chi crede che le mie dimissioni siano una
sconfitta, rispondo come disse Pier Paolo Pasolini: sono un uomo che preferisce
perdere piuttosto che vincere in modo sleale, questo lo faccio fare a chi crede
che a una vittoria si possa arrivare anche senza valore della correttezza.
Ringrazio e saluto ogni singolo cittadino di Sermoneta che mi ha voluto bene e
chi ha creduto in me, ma anche chi non me ne ha voluto e chi non ha creduto nel
mio impegno, perché di ogni singolo cittadino sono stato il sindaco”.
Sermoneta, il Consiglio approva la mozione di sfiducia per Damiano. L’ex sindaco: “Un atto sciocco”
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