fbpx
HomeArchivio Spettacolo e Cultura“Velletri Libris” si chiude con Fortunato Cerlino, Giovanni Allevi, Manlio Castagna...
spot_img

“Velletri Libris” si chiude con Fortunato Cerlino, Giovanni Allevi, Manlio Castagna e Marco Giallini.

Articolo Pubblicato il :

Rush finale della rassegna “Velletri Libris”: domenica 9 settembre, a partire dalle 18.00, presso l’Auditorium della “Casa delle Culture e della Musica” di Velletri, ci saranno degli ospiti d’eccezione per una “maratona di letteratura”: l’attore e scrittore Fortunato Cerlino, il pianista e compositore Giovanni Allevi, lo scrittore e regista di teatro Manlio Castagna e l’attore Marco Giallini.

Lo scrittore Giancarlo De Cataldo, intanto, nei giorni scorsi ha presentato a “Velletri Libris” il suo ultimo romanzo: “Alba Doria, una ‘sbirra’ forte al passo con i tempi”. Un lunedì sera da incorniciare per “Velletri Libris”, rassegna ideata e realizzata dalla Mondadori Bookstore Velletri-Lariano in collaborazione con FondArC: ospite della Casa delle Culture è stato il magistrato e scrittore Giancarlo De Cataldo, autore di Sbirre (Rizzoli). Un noir, considerato il capofila di una nuova tendenza di sperimentazione, scritto a tre mani insieme a Maurizio De Giovanni e Massimo Carlotto, che ha già fatto parlare positivamente di sé proprio per l’originalità.

Di fronte a quasi duecento persone, De Cataldo ha raccontato la nascita di questo romanzo: “Avevamo tutti e tre la volontà di scrivere una storia italiana dei giorni nostri con protagonista un poliziotto borderline. Ognuno ha scritto il suo racconto, e neanche a farlo apposta, senza alcun accordo, è uscito fuori che tutti avevamo pensato ad una donna come protagonista”. Il titolo si è quindi trasformato al femminile, dando vita ad un noir in rosa dove “sbirre” sta per donne “forte e toste”. Una forma, quella della collaborazione, che stimola molto De Cataldo: “Questi progetti condivisi mi fanno capire che c’è tanta solidarietà fra noi scrittori di questo genere, perché ci si riconosce in una specie di scuola di pensiero, si crea una vera e propria tendenza”. “Voglio poi sfatare” – ha aggiunto – “il mito della parola ‘sbirro’ come negativa: sicuramente è un’etichetta che nasce in maniera dispregiativa, ma posso assicurare che alla fine non dispiace perché rappresenta la forza”.

Una consapevolezza, quella dell’accezione del termine che dà il titolo al romanzo, scaturita anche dal profondo contatto professionale avuto dall’autore e ideatore di Alba Doria – questo il nome del personaggio di De Cataldo – con la legge e con la giustizia: “Un mondo che dà una ricchezza di interpretazioni della psicologia umana inimmaginabile”. “Le donne nel campo della legge spesso devono dimostrare qualcosa in più perché sembra sempre che non sappiano indagare, sentono inizialmente molto forte il pregiudizio discriminatorio. Poi, però, tutto passa”.

Alba Doria è una donna dal carattere temprato, che si occupa di un omicidio/suicidio molto misterioso. Giancarlo De Cataldo, che in carriera ha lavorato anche al Tribunale di Velletri, ha sottolineato la sua prerogativa nel costruire caratteri umani portatori dello spirito dei tempi. Da qui la scelta delle vicende, che contraddistinguono il suo noir, emblematiche di un’epoca. Immancabile, poi, il riferimento a due suoi grandi successi letterari, come Romanzo criminale e Suburra: sono l’uno l’evoluzione dell’altro, ha spiegato lo scrittore. Il collegamento fra la letteratura e l’attualità, soprattutto dalle parole di un magistrato e su temi di tipo giudiziario, è inevitabile: “La politica è un attore presente sulla scena, ma penso che spesso si faccia troppo allarmismo: l’Italia del 1992-1993 era piena di stragi, bombe, adesso la malavita è più contrastata. C’è un calo dei reati, un’attenzione più grande verso la microcriminalità. Purtroppo la cronaca nera sembra essere la cifra per designare un paese”.

De Cataldo, dati ISTAT alla mano, ha affermato che l’Italia è il terzo paese europeo per sicurezza, e che vi è stata una grande inversione nella casistica giudiziaria: la maggior parte dei casi di cronaca più gravi avvengono fra le mura domestiche. Tornando al libro, ha concluso omaggiando i suoi ‘colleghi’ Carlotto e De Giovanni, compagni di avventura in questa esperienza editoriale di successo. La serata, introdotta come sempre dalle degustazioni dei vini selezionati dal CREA con la cantina Villa Gianna e dagli assaggi raffinati del Casale della Regina, è terminata con un lungo firma-copie.

Una serata di successo per la rassegna veliterna realizzata da Mondadori, pronta al gran finale di domenica.

spot_img
ARTICOLI CORRELATI
spot_img
spot_img

NOTIZIE PIù LETTE