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APRILIA – La consigliera Porcelli: “Altro che riduzione della Tari! Il sindaco conferma il salasso per il 2017!”.

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APRILIA – La consigliera Porcelli: “Altro che riduzione della Tari! Il sindaco conferma il salasso per il 2017!”. “L’Ufficio Tributi sulla base del Cronoprogramma fissato dall’Amministrazione e dell’evasione presente nel Comune, secondo le linee tracciate dall’Assessore Mastrofini e dal Sindaco Terra nel progetto “Evasione Zero”, (presentato in Conferenza Stampa il 22 Settembre 2016, e come rimarcato anche nella conferenza stampa di fine anno del 21 dicembre 2016), ha inviato alla cittadinanza oltre 7.000 comunicazioni per i nuclei familiari residenti ma non iscritti a ruolo per il tributo TARI.

Ciò con l’obiettivo, pienamente condivisibile, – commenta la consigliera comunale Carmen Porcelli di “Primavera Apriliana” – di allargare la base imponibile e di ripristinare l’equità fiscale, permettendo altresì un abbassamento delle tariffe.

Nel corso della conferenza stampa di fine anno, il Sindaco ha lodato altresì l’operato della Progetto Ambiente che viene presa, secondo il nostro primo Cittadino, a modello di altri Comuni, anche e soprattutto per i dati relativi alla differenziata.

Ora, a prescindere dal fatto che la pulizia nella nostra città è un dato che andrebbe verificato e non dato per scontato, passiamo ai dati sulla differenziata.

E’ stato affermato che la raccolta differenziata è passata ad oltre il 50%, ma questo a fine anno, e quindi che la media annua è inferiore a tale percentuale.

Inoltre, ai sensi della normativa alla Provincia va riconosciuta un’Addizionale Provinciale del 5% fino a quando non si raggiunga la percentuale di raccolta differenziata del 65%, quota ancora non raggiunta nel Comune di Aprilia. Altro che essere presi ad esempio da altri Comuni – sottolinea Carmen Porcelli – se non in senso negativo.

Torniamo all’evasione zero e alla notifica di atti di accertamento e comunicazioni varie ai cittadini. Questo aveva per obiettivo l’emersione di soggetti non iscritti, incremento base imponibile e maggiori incassi. Inoltre, l’Assessore prima della fine dell’anno, attraverso i media, nelle Commissioni e in Consiglio aveva più volte espresso il concetto secondo il quale l’Amministrazione avrebbe approvato il Bilancio di Previsione 2017 e soprattutto le tariffe Tari   2017 con la percentuale di decremento (prima del 20%, poi visto che probabilmente sarebbe stato un obiettivo irraggiungibile, l’obiettivo più realistico è stato fissato al 10%).

Ora ad oggi, 28.01.2017, registriamo una carenza dei servizi, a partire dalle scuole, alla manutenzione delle strade, alla illuminazione pubblica e così via. Il bilancio di previsione 2017 non è stato ancora approvato ma, soprattutto, non si parla delle tariffe Tari 2017. Visto che siamo presi ad esempio da altri Comuni, guardiamo – allo scopo di comparare la nostra situazione con quella di altre realtà – la città di Pomezia, con la quale abbiamo una convenzione per gli appalti, le tariffe TARI sono state approvate (delibera 54 del 29/11/2016) ed è stato approvato anche il Bilancio di Previsione 2017.

Come se non bastasse, a scapito degli utenti e contribuenti, vedo pubblicata all’Albo Pretorio, la deliberazione di G.C. n. 12 del 18/01/2017, che proroga il regime di tariffazione tari 2016, ai fini del versamento dell’acconto della tassa sui rifiuti per l’anno 2017.

Premesso che tale deliberazione è stata approvata con l’assenza dei due assessori competenti: alle Finanze e all’Ambiente e mi chiedo perché… Come mai?

Prorogare il regime 2016, vuol dire che in fase di acconto, i cittadini pagheranno con le stesse tariffe senza nessuna riduzione; e nella premessa viene anche precisato che: “la riscossione di un acconto, a valere sulla tariffazione 2016, assicurerebbe un adeguato flusso di cassa per le finanze del Comune per garantire l’erogazione dei servizi essenziali, ancorchè vengano definite le aliquote TARI per l’anno corrente entro i termini di legge per l’approvazione del Bilancio di Previsione 2017/2019”.

Beh a questo punto mi sento in dovere di dire che questo rappresenta un’ulteriore presa in giro da parte di quest’amministrazione.

Cosa vuol dire che applichiamo le tariffe più elevate, che non ci sono fondi in cassa? E’ un quadro desolante, francamente mi aspettavo qualcosa di meglio. Se a ciò aggiungiamo ciò che sta succedendo per l’ASAM, milioni di debiti per incapacità amministrativa e a 250 famiglie, invito tutti i cittadini a riflettere – conclude Carmen Porcelli – e a fare lo stesso ai componenti della maggioranza che hanno realmente a cuore gli interessi della cittadinanza”.

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