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Discarica a Sant’Apollonia, in Conferenza dei Servizi i “no” del Comune di Aprilia

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Si è svolta oggi in Regione Lazio la Conferenza dei Servizi per discutere del progetto della Frales srl che intende realizzare una discarica in località Sant’Apollonia ad Aprilia. In aula consiliare nel palazzo comunale di piazza Roma la diretta streaming. Per il progetto, lo ricordiamo, è stata richiesta la Valutazione di Impatto Ambientale. Oggi si è tenuto un nuovo atto di una vicenda che sta tenendo con il fiato sospeso la comunità apriliana.

Presenti in aula gli assessori all’Urbanistica e all’Ambiente, Roberto Boi e Vittorio Marchitti. Affiancati dall’architetto Paolo Terribili nominato quale Ruc (referente unico comunale) per il Comune di Aprilia.

L’amministrazione comunale ha realizzato le osservazioni di contrarietà al progetto e ha approvato recentemente, su sollecitazione dell’opposizione, una delibera che impegna l’ente a portare avanti la lotta in difesa del territorio apriliano contro la realizzazione della discarica.

“Non erano ammessi interventi politici in sede di Conferenza di Servizi – ha sottolineato l’assessore Marchitti – ma abbiamo voluto rimarcare alcuni passaggi importanti legati ad aspetti meramente tecnici, che sono stati messi a verbale, ma che comunque erano inseriti nelle osservazioni. Tra questi la definizione di un perimetro per un’area di 2.200 ettari, un’area adiacente al sito in località Apollonia, per cui è stato avviato l’iter per il riconoscimento di Campagna Romana per le sue elevate caratteristiche di valore paesaggistico. E poi lo studio epidemiologico e le analisi Arpa e molto molto altro”.

Un passaggio che ad oggi appare fondamentale riguarda proprio il riconoscimento di campagna romana, un’iniziativa che pone una riflessione: la richiesta di riconoscere quell’area come campagna romana poteva essere avanzata già tempo fa. Una possibilità che poteva essere sfruttata negli ultimi due anni come strategia per impedire la discarica. Perché non è stato fatto prima? La domanda nasce spontanea.

“Il piano dei rifiuti regionale – aggiunge Marchitti – riconosce tra i fattori escludenti anche la prossimità delle abitazioni al sito interessato. 500 metri dalle case sparse, 1000 metri dai nuclei urbani. Abbiamo ribadito anche questo. Inoltre – conclude – abbiamo ribadito che per la città di Aprilia c’è già un notevole carico ambientale. In pratica a causa della presenza di numerosi impianti di trattamento rifiuti la città già accoglie e tratta 600mila tonnellate di rifiuto secco all’anno. L’Ato Latina ha un fabbisogno di appena 280 mila tonnellate annue. Il piano rifiuti prevede che tale carico venga ripartito, non può gravare solo su Aprilia”.

Infine c’è un altro dato che è stato portato all’attenzione della Conferenza dei Servizi: l’area su cui dovrebbe sorgere la discarica è adiacente ad un sito che dovrebbe essere bonificato per la presenza di rifiuti pericolosi e tossici con fondi Pnrr. “Un’incongruenza – conclude Marchitti – da tenere presente. Lo dice anche il piano dei rifiuti”.

La riunione sarà aggiornata entro marzo. L’iter dovrà concludersi entro 90 giorni.

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