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Operazione “Game Over”. sequestro di beni del valore di 4 milioni e mezzo di euro tra Aprilia, Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno. Il VIDEO

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Operazione “Game Over” tra le province di Roma e Latina. Gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma questa mattina all’alba hanno eseguito tra le città di Aprilia, Pomezia-Torvaianica, Ardea, Anzio e Nettuno, un sequestro, finalizzato alla confisca, di beni ed assetti societari del valore di 4 milioni e mezzo di euro. Il provvedimento, è stato emesso a carico dei 3 capi di un’associazione, attiva sin dal 2012, nelle zone di Torrino e Mezzocammino, a Roma, e fino ai Comuni di Aprilia, Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno.

Gli indagati – secondo quanto accertato – erano attivi nella cessione, al dettaglio e all’ingrosso, di grossi quantitativi di cocaina, hashish e marijuana. Nel novembre scorso erano stati tratti in arresto nell’ambito dell’operazione “All In”, condotta dalla Squadra Mobile di Roma e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, che portò all’arresto di 30 persone.

Secondo gli inquirenti, i proventi dell’attività in parte venivano reinvestiti in attività di sale scommesse (a Pomezia ed Ardea) e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Sotto sequestro sono finiti anche 4 immobili –  tra cui una villa con piscina – ed un terreno, situati a Roma, Pomezia ed Aprilia.

“L’operazione – spiegano dalla Questura dI Roma – rientra nell’ambito della strategia di contrasto all’accumulazione dei patrimoni di origine illecita, che ha la duplice finalità di disarticolare in maniera radicale le organizzazioni criminali mediante la sottrazione delle ricchezze e di liberare l’economia legale dalle infiltrazioni della criminalità consentendo agli imprenditori di operare in regime di leale concorrenza”.

Il 14 novembre 2023 sono state eseguite misure cautelari personali nei confronti di 30 soggetti, indagati, a vario titolo, del delitto di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, detenzione illegale di arma da fuoco, trasferimento fraudolento di valori ed auto riciclaggio. Per tali vicende i principali indagati, tra i quali i 3 destinatari degli odierni provvedimenti di sequestro, sono tuttora detenuti.

Sulla base delle approfondite investigazioni economico patrimoniali svolte dagli specialisti della Divisione Anticrimine della Questura romana, il Tribunale ha ritenuto ricorrenti gli elementi per qualificare i proposti quali soggetti socialmente pericolosi, poiché con le loro condotte illecite avrebbero accumulato ingenti proventi, reinvestendoli, in parte, in società esercenti attività di sale scommesse in Pomezia ed Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative.

Da tali indagini, che hanno abbracciato l’arco temporale di oltre un ventennio, è emerso che i 3 proposti, a fronte di una marcata sproporzione tra la complessiva situazione reddituale “dichiarata” e il patrimonio direttamente o indirettamente agli stessi riconducibile, effettuavano importanti investimenti mobiliari, immobiliari e partecipazioni societarie, finanziati attraverso gli introiti derivanti dai predetti traffici illeciti e conducevano un elevato tenore di vita, assolutamente incompatibile con gli esigui redditi dichiarati.

Accogliendo la proposta formulata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica e dal Questore di Roma, il Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma ha disposto, pertanto, il sequestro della totalità delle quote e dell’intero patrimonio aziendale di 4 compagini societarie, di cui 2 operanti in Pomezia ed 1 in Ardea, nel settore della raccolta di scommesse, e di 1 rivendita di veicoli operante in Roma, nonché di 4 immobili –  tra cui una villa di notevoli dimensioni, con piscina – ed 1 terreno, siti in Roma, Pomezia ed Aprilia; sono stati sequestrati, inoltre, 3 veicoli, polizze assicurative e di pegno e disponibilità finanziarie, per un valore complessivamente stimato di circa 4,5 milioni di euro”.

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