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Aprilia – Scarsa qualità dell’aria, la nota dei Grillini.

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Dai valori rilevati sembra che Aprilia abbia una qualità dell’aria poco salubre e ben lontana dall’essere definita ottimale. Andrea Ragusa dei Grillini Apriliani e Cittadini Pentastellati interviene sulla qualità dell’aria in città sottolineando che la media relativa alle settimana tra ottobre e novembre è stata superiore al limite di protezione della salute dei cittadini previsto dall’OMS, così come la media annuale. Ragusa inoltre ricorda che il Consiglio Regionale ha approvato l’aggiornamento del Piano di risanamento della qualità dell’aria, chiedendosi dove sia andato a finire il piano di Aprilia. 

La nota stampa di Andrea Ragusa per Grillini Apriliani e Cittadini Pentastellati su PM10 e qualità dell’aria ad Aprilia

Curiosi di conoscere i valori del particolato PM10 rilevati nella nostra città, e prendendo a riferimento il valore medio annuale consigliato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che fissa a 15 µg/m3 il limite a protezione della salute dei cittadini, abbiamo analizzato i dati pubblici, le medie, i superamenti di legge e i limiti consigliati dall’OMS, della centralina Arpa Lazio di Aprilia che deve certificare la qualità dell’aria che respiriamo.

Ebbene, il valore della media settimanale del PM10, le famigerate polveri sottili, per il periodo che va dal 24 al 30 ottobre, è risultato essere di 37 µg/m3, risultato molto al di sopra, addirittura oltre il doppio, della media consigliata dall’OMS; in quell’intervallo temporale è stata registrata una punta il 27 ottobre quando la centralina Arpa Lazio Aprilia ha riportato un valore di 56 µg/m3, il quadruplo del valore massimo consigliato dall’OMS.

Al di sopra della media consigliata dall’OMS anche la media dei valori della centralina Arpa Lazio di Aprilia nella settimana tra il 31 ottobre e il 6 novembre, con un risultato medio di 21 µg di PM10 per m3, così come la media relativa alla settimana che va dal 7 al 13 novembre, 20 µg/m3, anche questa superiore al limite di protezione della salute dei cittadini previsto dall’OMS.

Anche la media annuale rilevata per la nostra città, attestandosi ad un valore di 23 µg/m3, è superiore al citato limite massimo che l’OMS ha fissato a protezione della salute dei cittadini.

Uno studio molto recente condotto in nove città italiane, compreso il comune di Roma, ha stimato un incremento della mortalità giornaliera pari allo 0.6% per ogni aumento di 10 µg/m3 di PM10.

L’Oms ritiene che, diminuendo il livello di un particolare tipo di inquinante (PM10), si potrebbe ridurre la mortalità nelle città inquinate del 15% all’anno.

Le potenziali cause dello sviluppo di malattie croniche e/o di tumori, e dei decessi in generale, sono diverse: stile di vita, fattori genetici, circostanze casuali, ma uno studio italiano ribadisce che c’è un altro elemento da tenere in forte considerazione: l’inquinamento. La mortalità per tumore, infatti, è maggiore nelle città più inquinate, anche se si tratta di zone dove le abitudini di vita sono tutto sommato sane e le condizioni socio-economiche migliori. È quanto emerge da una ricerca condotta dall’Università di Bologna, quella di Bari e dal Consiglio nazionale delle ricerche (CNR).

Tra le fonti di inquinamento che più determinano un aumento del tasso di mortalità spicca la qualità dell’aria. Seguita dalla presenza di siti da bonificare, aree urbane, densità di veicoli a motore e l’uso di pesticidi.

Dagli studi epidemiologici emerge che i decessi che si misurano, o si stimano come effetto dell’inquinamento atmosferico, non sono una semplice anticipazione di eventi che sarebbero comunque accaduti, ma rappresentano un effetto netto di una mortalità che sarebbe stata evitata se i livelli di inquinamento fossero stati inferiori.

Ricordiamo che con Deliberazione n. 8 del Consiglio Regionale del 5 ottobre 2022 (pubblicata sul BURL n. 88 del 25/10/2022), è stato approvato l’aggiornamento del Piano di risanamento della qualità dell’aria (PRQA) dove, dalla suddivisione del territorio Apriliano, nella sua interezza, ricade in zona B.

Le misure individuate dal PRQA sono differenziate nel territorio in considerazione delle diverse problematiche esistenti. Alcune azioni riguardano l’intero territorio regionale al fine di garantire il mantenimento della qualità dell’aria ove non si riscontrano superamenti dei valori limite; altre misure interessano i comuni dove è accertato l’effettivo superamento o l’elevato rischio di superamento del valore limite da parte di almeno un inquinante.

Si riportano schematicamente le misure previste:

Su tutto il territorio regionale, il PRQA prevede, per le zone A, B e C:

– Provvedimenti per la riduzione delle emissioni di impianti di combustione ad uso civile;

– Provvedimenti per la riduzione delle emissioni di impianti di combustione ad uso industriale;

– Provvedimenti per la riduzione delle emissioni diffuse;

– Controllo delle emissioni dei veicoli.

Nelle zone A e B sono previsti, inoltre:

– rinnovo e potenziamento del trasporto pubblico con mezzi a basso impatto ambientale;

– iniziative di incentivazione all’utilizzo dei mezzi pubblici;

– ammodernamento delle flotte delle società di servizi pubblici con mezzi conformi alle normative    europee;

– adozione da parte dei Comuni del Piano urbano del traffico, limitazione della circolazione veicolare nel centro urbano, adozione del piano del traffico merci al fine di evitare o ridurre la circolazione dei mezzi pesanti all’interno dei centri urbani.

Il Piano di risanamento della qualità dell’aria, come indica la denominazione stessa, è un piano di carattere ambientale finalizzato a tutela della protezione della salute dei cittadini e dell’equilibrio degli ecosistemi.

Prima che Aprilia venga trasformata in una città dai mille cantieri nel prossimo futuro con le presumibili conseguenze di carattere ambientale, e con gli aumenti degli elementi inquinanti e particolato, segnaliamo che la dicitura “dati non disponibili” relativamente alle rilevazioni della centralina Arpa Lazio di Aprilia sta accadendo un po’ troppo spesso; questa anomalia molto probabilmente va ad inficiare, a ribasso, sul calcolo dei valori medi annuali.

Nel 2022 i giorni in cui i dati non sono stati disponibili ammontano attualmente a 46; un disservizio importante e preoccupante.

Si tratta di dati soggetti dalla legge italiana alla pubblica consultazione quotidiana e quindi, la loro assenza non può testimoniare in tempo reale se i valori di elementi inquinanti abbiano superato la soglia prevista per legge, minacciando la tutela della salute pubblica.

 

Insomma, dai valori rilevati sembra che Aprilia abbia una qualità dell’aria poco salubre e ben lontana dall’essere definita ottimale.

Tale segnalazione è rivolta soprattutto al sindaco, nel suo ruolo di “responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio, in quanto tale è chiamato, per legge, a ben precise responsabilità, e deve vigilare con attenzione sulle situazioni ravvisate e, ove necessario, richiedere e/o prendere provvedimenti puntuali”, per chiedere, quali sono state le azioni che lui e la sua amministrazione hanno intrapreso allo scopo di raggiungere l’obiettivo necessario di riduzione delle emissioni inquinanti per conseguire un miglioramento della qualità dell’aria.

Oltretutto, ci chiediamo cosa è stato fatto, delle misure previste dal PRQA, dal Comune di Aprilia.

Incentivazione all’uilizzo del trasporto pubblico? Richiesta al gestore che ha in appalto il servizio di trasporto pubblico di ammodernamento del parco automezzi con l’utilizzo di vetture a basso impatto ambientale? Limitazioni della circolazione veicolare nel centro urbano? Non ci sembra che siano state messe in campo quelle misure a tutela della salute pubblica previste anche dal principio di precauzione, principio alla base dell’insieme del diritto ambientale; ma forse è stato fatto tutto e non ce ne siamo accorti!

Bollettini quotidiani anno 2022

http://www.arpalazio.net/main/aria/sci/basedati/bquotidiano/bq.php

Bollettini settimanali anno 2022

http://www.arpalazio.net/main/aria/sci/basedati/bollettini/bs.php

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