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Nuova procedura di licenziamento per 44 dipendenti della Corden Pharma di Sermoneta.

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Nuova procedura di licenziamento per 44 dipendenti della Corden Pharma di Sermoneta. Un vertici si è tenuto ad inizio settimana tra la Direzione Aziendale, l’Unindustria e le organizzazioni sindacali territoriali, con le relative RSU: durante la riunione è stato il punto sulla situazione aziendale, alla luce anche degli ultimi sviluppi inerenti l’incontro di aprile in Prefettura, nel corso del quale la Società aveva palesato l’opportunità di essere acquisita entro i tre mesi successivi. “Pertanto ad oggi,  – commenta Elisa Bandini, Segretaria Generale della Femca Cisl di Latina – i tempi dovevano essere maturi per avere elementi di merito. C’è un’eccedenza di 44 lavoratori da gestire, rispetto ai 192 dichiarati nel 2019 che, essendo strutturali, – ha spiegato – ha determinato l’apertura di una nuova procedura. La normativa ci consente di perseguire ancora la strada della cassa integrazione – sottolinea – e già in questa prima fase ci siamo esposti anticipando questa posizione e siamo fiduciosi. Ma il tema della cessione, ovviamente, non è marginale”.

Pienamente consapevoli della delicatezza di determinate operazioni, non solo per il tecnicismo con le quali avvengono ma soprattutto per il vincolo di riservatezza endemico in queste procedure, come parti sociali riteniamo comunque importante comprendere le conseguenze che possono derivare dalla eventuale finalizzazione della cessione del sito ed in particolare nel caso contrario – dichiara Elisa Bandini Segretario Generale della Femca Cisl Latina –  domande che ovviamente abbiamo posto al tavolo nel corso dell’incontro perché sentiamo la responsabilità di dare informazioni chiare alle maestranze già fortemente provate da una vertenza lunga e complessa quale è questa; nello stesso tempo riteniamo utile procedere con la giusta cautela per non compromettere la stabilità di operazioni così delicate che potrebbero finalmente trovare soluzione ad una crisi che grava su questa Azienda ormai da troppo tempo“.

La Direzione Aziendale ha restituito un quadro della situazione aziendale stabile, in quanto ha precisato che malgrado l’aumento dei costi energetici, del gas e delle materie prime ha comportato maggiori oneri non previsti nel piano di risanamento, la Società sta rispettando gli impegni del concordato.

Al netto di questa analisi resta un’eccedenza di 44 lavoratori da gestire, rispetto ai 192 dichiarati nel 2019 che, essendo strutturali, ha determinato l’apertura di una nuova procedura.

“L’annuncio non ci prende alla sprovvista – continua Elisa Bandini – era evidente che di fronte ad un’attuale mancata vendita, gli esuberi sarebbero tornati un tema centrale in quanto la Corden essendo un’azienda in concordato non può permettersi di sottrarsi a quanto previsto dal piano.

Ovviamente, come parti sociali, siamo concentrati in modo particolare su questo aspetto perché vogliamo continuare ad esercitare il nostro ruolo difensivo dei livelli occupazionali facendo ricorso, anche questa volta, a tutti gli strumenti idonei a scongiurarli. La normativa ci consente di perseguire ancora la strada della cassa integrazione e già in questa prima fase ci siamo esposti anticipando questa posizione e siamo fiduciosi in un proseguo in tal senso.

Il tema della cessione ovviamente non è marginale, perché rimetterebbe in discussione questo scenario ed inoltre potrebbe restituire alla Corden il potenziale giusto per continuare a produrre reddito in questo territorio ed essere al passo della concorrenza”.

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