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Sequestrate due aree all’interno dell’ex Yale di Aprilia

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Lavori sospetti e prolungati, dopo l’ennesimo esposto è scattato il sequestro di una vasta area della ex Yale in via dei Rutuli ad Aprilia. All’interno è stato attivo da qualche mese un cantiere, la nuova proprietà intende realizzare un’azienda di detersivi. Nel frattempo però i lavori sono proseguiti senza troppa trasparenza: cumuli di inerti sono cresciuti in modo preoccupante rischiando di creare un pesante danno ambientale e di intaccare addirittura la vicina falda di acqua minerale. Il sequestro è stato eseguito dalla Polizia Locale di Aprilia e nelle scorse ore ha ottenuto la convalida. I sigilli sono scattati a due aree ricadenti nella ex Yale: una di 1.800 metri quadrati, la seconda di ben 8 mila metri quadrati. Sui quei terreni erano stati interrati diversi metri cubi di rifiuti inerti, in particolare calcinacci da demolizioni misti – probabilmente –  a metalli, plastiche e altro. Già la scorsa settimana sono stati eseguiti diversi sopralluoghi, con la collaborazione della Forestale e dell’Arpa. Sarà fondamentale infatti ora eseguire dei rilievi e delle caratterizzazioni del terreno per capire se si sia procurato un danno ambientale.

Il cantiere nella ex Yale procedeva senza una Scia (segnalazione certificata di inizio attività) adeguata, ora sull’abbattimento di alcuni manufatti sono in corso degli accertamenti. All’azienda resta la gestione di due capannoni. Gran parte del materiale inerte era stato già interrato, per questo ora all’azienda è stata chiesta una bonifica urgente del sito, poi si eseguiranno le caratterizzazioni dei terreni e nuovi sopralluoghi per capire lo stato dei luoghi. Ci sono, inoltre, delle misure di protezione ambientale da rispettare come stabilisce la Regione Lazio in base alla concessione mineraria ottenuta dalla fonte di acque minerale vicina.

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