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Sciopero ed assemblea dei lavoratori Corden Pharma di Sermoneta: tutti d’accordo per il rilancio del sito.

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lo sciopero davanti alla Corden Pharma di Sermoneta

Sciopero ed assemblea dei lavoratori Corden Pharma: tutti d’accordo per il rilancio del sito e per scongiurare la procedura di licenziamento collettivo per 82 lavoratori. Ieri mattina davanti ai cancelli dello stabilimento di Sermoneta, i lavoratori  hanno aderito allo sciopero di 8 ore proclamato dalla dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil. C’erano anche i sindaci di Latina e Sermoneta ed il Consiglieri Regionali La Penna e Forte. La Cisl ha chiesto subito un tavolo istituzionale permanente per lo sviluppo e il rilancio della Corden Pharma. “Fondamentale sarà la partecipazione dei Sindaci del bacino “Corden” – ha commentato Roberto Cecere, Segretario Generale della Cisl di Latina – perché al’’interno dell’azienda ci sono centinaia di lavoratori che provengo dai comuni limitrofi e pertanto i leaders di comunità non possono stare a guardare”.

Ieri Femca Cisl Latina, Filctem Cgil Latina e Uiltec Latina si sono riuniti in una assemblea dove hanno partecipato i relativi Segretari di Categoria con la partecipazione anche dei Segretari Confederali Territoriali: Roberto Cecere per la Cisl di Latina, Giovanni Gioia per la CGIL e Cavallo Luigi per la UIL. Presenti anche i Consiglieri Regionali del Lazio, La Penna Salvatore ed Enrico Forte, i sindaci di Latina e Sermoneta: Damiano Coletta e Giuseppina Giovannoli.

All’ordine del giorno la gravosa vertenza Corden che proprio nei giorni scorsi ha visto l’invio alle organizzazioni sindacali territoriali della procedura di licenziamento collettivo per 82 lavoratori. L’attenzione è massima per tutte le maestranze, perché senza un rilancio concreto del sito produttivo c’è il reale rischio che la Corden, ormai lasciata sola anche dal socio di riferimento ( ICI Italia Holding), possa entrare in una lenta agonia.

A tal proposito ha commentato Roberto Cecere – Segretario Generale della Cisl di Latina: “ La vertenza non riguarda soltanto i lavoratori inseriti nella procedura ma di tutti, ed è fondamentale che si faccia chiarezza sulle vere intenzioni che si vogliono approntare per un rilancio.

Finora la Regione Lazio e il Ministero dello Sviluppo Economico attendevano l’esito dell’omologa per poter analizzare e calare le misure più congrue. Ora l’omologa c’è, pertanto ci sono tutti i requisiti per costruire insieme un progetto di sviluppo così come è accaduto per altri siti produttivi.

Tutte le istituzioni si devo impegnare per far si che il sito non si fermi, con il fondato rischio che possa diventare una vera bomba ecologica all’interno del nostro bellissimo territorio. Sarebbe opportuno costituire subito un tavolo permanente di sviluppo con la Regione Lazio ed il Ministero dello Sviluppo Economico.

Fondamentale sarà la partecipazione dei Sindaci del bacino “Corden”, perché al’’interno dell’azienda ci sono centinaia di lavoratori che provengo dai comuni limitrofi e pertanto i leaders di comunità non possono stare a guardare”.

Parole di solidarietà anche da parte dei sindaci presenti, che hanno espresso l’impegno concreto con la programmazione di una riunione prevista nella sede della Provincia di Latina, proprio per poter rappresentare collegialmente il territorio Pontino rispetto ad una vertenza complicata. L’auspicio è quello di saper trasformare la criticità in opportunità affinché venga tutelato un patrimonio comune, che salvaguardi l’occupazione e il territorio.

Le potenzialità ci sono e soltanto facendo sinergia, ognuno per il proprio ruolo si potrà arrivare al traguardo. Anche la Regione Lazio per voce del consigliere La Penna ha dichiarato la piena disponibilità nel valutare il piano industriale dell’azienda che deve essere mirato al comparto chimico farmaceutico, vero “core business” della Corden Pharma di Sermoneta. Concludendo Roberto Cecere ha dichiarato: “ Il comparto chimico farmaceutico del territorio Pontino si colloca al vertice delle esportazioni Europee, la produzione dei vaccini nel nostro paese è ancora scarsa, queste nuove commesse insieme agli investimenti possono far si che lo stabilimento della Corden possa tornare a dare  il suo contributo alla crescita del nostro territorio ed alla dignità dei suoi lavoratori”.                 

                  

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