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Italia, paese di ‘cartari’. Lo stivale ha una tradizione nei giochi di carte

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Il bel Paese offre tanto. Alzi la mano chi almeno una volta ha pensato di abitare in uno dei Paesi più belli al mondo. Ebbene sì, qui nello stivale, esiste un modo di dire che esprime perfettamente uno dei vari aspetti del nostro stile di vita ‘’il dolce far niente’’, inteso come la gioia di vivere l’attimo senza l’ansia di dover produrre a tutti i costi. È un paese di feste tradizionali, di sagre di paese, possibili grazie all’infinita ricchezza agroalimentare presente sul territorio. E in occasione delle innumerevoli feste nazionali, religiose, di paese, di città e chi più ne ha ne metta, il gioco di carte non manca, in quanto è prerogativa delle riunioni familiari e tra amici. È il caso dunque di dirlo, il nostro è un paese di cartari! Ma vediamo un po’ quali sono i giochi più  gettonati sulle tavole degli italiani, leggete l’articolo per saperne di più!

Il Poker è uno di quei giochi che ci fa pensare ai film di James Bond, grandi casinò, atmosfere tesissime e qualche colpo di scena finale. In realtà il Poker è molto giocato durante importanti riunioni famigliari. A chiusura di un greve menù festivo, non è raro che le tavole si tingano improvvisamente di verde, e in aria si levi una nuvola di fumo densissimo, che lascia intravedere a malapena l’espressione accigliata dei concorrenti. Il sesso dei giocatori non conta, il Poker attrae ogni genere di persona.

La Scopa è un altro gioco tipicamente famigliare, non sapere come si gioca a Scopa è quasi impossibile, in Italia è un po’ come dire di non aver mai mangiato la pizza. Tanto è popolare che si è soliti improvvisare una partita a Scopa anche nei momenti morti, tra due o 4 persone. Ed oltre ad essere tipicamente un cult delle tavolate italiane, è anche uno strumento di esercizio mentale per i bambini che si apprestano a fare i primi calcoli a mente, per questo motivo gli italiani non si fanno mai mancare le carte, nel cassetto di qualche credenza.

La Briscola, che si gioca sempre con un mazzo da 40 di carte napoletane, è un gioco di carte anch’esso onnipresente, e relativamente semplice da imparare. Un gioco che ha dato vita nel tempo a numerose varianti, tra cui il Briscolone e il Madrasso. Si può giocare a due o a coppie di due. La Briscola ha radici internazionali, ma sappiamo che compare per la prima volta nella letteratura italiana in un poema del 1847 di Gioacchino  Belli. Questo gioco si apprende solitamente in età infantile, ad insegnarcelo sono spesso i nonni, o parenti anziani, i più appassionati dei giochi di carte secolari.

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