«Non ho ucciso io Willy. In passato posso aver commesso errori, ma Willy non l’ho toccato con un dito». Accusato, insieme al fratello Marco, e ad altri due ragazzi, di aver ucciso Willy Monteiro Duarte a Colleferro, due anni fa, Gabriele Bianchi ha reso le sue dichiarazioni spontanee al Tribunale di Frosinone. Oggi è stata la volta della difesa, dopo che il pubblico Ministero ha chiesto l’ergastolo. Il legale dei Bianchi, l’avvocato Massimiliano Pica, ha sostenuto che il pestaggio si sarebbe consumato in condizioni di scarsa visibilità, inoltre i fratelli avrebbero pagato lo scotto della pressione mediatica: fattori che renderebbero non attendibili le testimonianze. Quindi l’avvocato Pica ha chiesto l’assoluzione per i suoi assistiti e, in via subordinata, la derubricazione a omicidio preterintenzionale. Si torna in aula il 4 luglio per eventuali repliche e per la sentenza che sarà letta nel pomeriggio.
Non ho ucciso io Willy, le dichiarazioni di Gabriele Bianchi al Tribunale di Frosinone
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