Nessuna commissione d’accesso per il Comune di Anzio, è quanto ritiene il Ministro dell’Interno Marco Minniti rispondendo all’interrogazione parlamentare presentata da Sinistra Italiana nel luglio scorso. Il Ministro ha confermato però la presenza di gravi fatti di cronaca avvenuti di recente. “Finalmente l’interrogazione ha ricevuto risposta – ha spiegato Massimo Cervellini primo firmatario – a quanto pare non ci sono elementi concreti che dimostrano il condizionamento dell’amministrazione comunale”. Pesanti le parole del sindaco di Anzio Luciano Bruschini intervenuto dopo aver saputo del parere del Ministro: “La Città di Anzio, con la sua vocazione turistica, non merita di essere additata in questo modo da una setta di disturbati mentali”.
LA NOTA DEL SINDACO
“Ringrazio il Ministro dell’Interno per aver chiarito, ancora una volta, che non sussistono elementi orientati al condizionamento dell’Amministrazione Comunale. Come ho sempre sostenuto, conoscendo bene la Città, non sono mai esistiti e non esistono condizionamenti all’attività amministrativa. Auspico che i denigratori seriali, locali e nazionali, che insistono quotidianamente su queste tematiche se ne facciano una ragione. Del resto posso dimostrare che, quando sono venuto a conoscenza di presunti fatti che, a mio giudizio, potevano essere considerati allarmanti sono stato io, per primo, a recarmi dalle Forze dell’Ordine che ringrazio sempre per la positiva collaborazione ed attenta vigilanza sul nostro territorio. Il sottoscritto, dal 1980 ad oggi, si è sempre confrontato con tutte le Istituzioni e non ha mai avuto problematiche di natura giudiziaria. Non saprei quanti, con i miei stessi incarichi istituzionali, se ne possano vantare. La Città di Anzio, con le sue attività commerciali, le associazioni, le scuole e con tutte le sue istituzioni, non merita di essere additata in questo modo da una setta di disturbati mentali che saranno giudicati, nei loro comportamenti, dai cittadini laboriosi ed impegnati di questa Città”.
Lo ha affermato il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, in una nota stampa diffusa a difesa del territorio, dei cittadini e della vocazione turistica della Città.