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Aprilia, Borghi Rurali: “Foto-trappole contro i rifiuti acquistate dai cittadini e mai usate dal Comune”

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La lotta all’abbandono dei rifiuti in periferia non riesce a decollare. Il comitato Borghi Rurali denuncia il disinteresse dell’amministrazione comunale.

“Il danno più la beffa per i cittadini del Comitato di Quartiere Borghi Rurali,   – spiega il Comitato – a causa della pessima gestione da parte del Comune di Aprilia, delle foto-trappole donate dagli stessi residenti con la finalità di combattere l’odioso problema dell’abbandono di rifiuti su strada. Infatti il Comune ha mostrato fino ad oggi inadeguatezza nel far fronte in maniera efficace a tale problematica causata da soggetti incivili che andrebbero individuati e denunciati.

Tuttavia, l’inettitudine dell’Amministrazione Comunale di Aprilia si è addirittura trasformata in incapacità di dar seguito ad un impegno formalmente assunto, laddove il nostro Comitato si è messo a completa disposizione, sia sotto il profilo organizzativo sia sotto quello economico. Allo scopo, ricordiamo che le stesse famiglie dei quartieri si sono autotassate per donare al Comune di Aprilia queste 4 foto-trappole di cui sostanzialmente il Comune non ha mai fatto uso! Il Sindaco e l’Amministrazione dovrebbero capire che dopo tutte le tasse che paghiamo, andare a chiedere soldi alle Famiglie per finalità pubbliche, che poi per le loro carenze organizzative, non vengono neppure realizzate, rappresentando di fatto “una beffa ed un insulto per questi onesti Cittadini”.

A questo punto il CdQ Borghi Rurali non arretra di un solo passo dal proprio impegno a contrastare l’abbandono selvaggio e indiscriminato dei rifiuti sul territorio.

Il Comune di Aprilia deve soltanto dire se è in grado o no di assumersi responsabilmente degli impegni e se ciò che si dice oggi, domani ha ancora un valore! Noi intendiamo continuare ad agire in collaborazione e sinergia con l’Amministrazione Comunale, che tuttavia fino ad oggi ha disatteso i patti, frutto di numerose riunioni e atti controfirmati dalle parti. “Sia chiaro che a nessuno venga dunque in mente di imputarci polemiche pretestuose, in quanto la nostra rimostranza è basata su fatti certi e documentabili”.

In conclusione riteniamo che le possibili soluzioni del problema siano due: o, tra l’altro visto il delicatissimo momento che stiamo attraversando, il Comune restituisce alle singole famiglie il denaro che le stesse hanno donato senza ricevere quanto pattuito; oppure la soluzione da noi auspicata è che venga realizzato quanto pattuito, onorando le promesse fino ad oggi disattese da parte dell’Amministrazione.

Questo Comitato non muta il proprio DNA, composto di persone libere e serie, che ha a cuore i problemi della gente. Purtroppo il Comune ha gestito in maniera poco seria l’intera vicenda delle foto-trappole. Andiamo avanti, anzi continuiamo ad auspicare viva collaborazione con l’amministrazione Comunale con la speranza di un ravvedimento, per quanto tardivo ma comunque utile, al fine di risolvere uno fra i più gravi problemi che attanagliano i nostri quartieri “il continuo e selvaggio inquinamento delle nostre Terre”.”

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