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Aprilia – “Ti amo da morire”, applausi per lo spettacolo dell’Istituto Matteotti

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“Ti amo da morire” è stato lo spettacolo prodotto dalla secondaria di primo grado dell’Ic Matteotti, interamente dedicato alle donne, per la giornata contro la violenza sulle donne. Una produzione che ha coinvolto un progetto specifico promosso dalla prof.ssa di educazione musicale Sabrina Collura e che ha toccato tantissime tematiche: la violenza tra gli adolescenti, le vittime del femminicidio, le violenze all’interno delle mura domestiche con ricostruzioni storiche di personaggi che hanno avuto il coraggio di raccontare la violenza subita in un mondo maschilista molto spesso sordo. Lo spettacolo si è tenuto nell’aula magna dell’Ic Matteotti di Aprilia in via Respighi, mercoledì 22 novembre alle ore 17.

Per l’occasione sono state riprodotte alcune canzoni famosissime legate al mondo femminile, ad esempio la canzone di Marinella di De Andrè o gli uomini non cambiano di Mia Martini. Le canzoni sono state interpretate dal coro Matteotti diretto dalla prof.ssa Gabriella Vescovi e accompagnate dal prof. Pio Spiriti alle tastiere e al violino e dal prof. Riccardo Toffoli al pianoforte. Stupende e commoventi le coreografie ballate dai ragazzi e ideate appositamente per l’occasione da Rebecca Guarino sulle canzoni interpretate dal coro. Sono state lette alcune poesie della letteratura ma anche scritte dai ragazzi e sono stati proiettati alcuni video con le immagini di oltre un mese di preparazione dello spettacolo e di approfondimento delle tematiche affrontate. La prof.ssa di inglese Marianna Ottaviani ha messo in scena una deliziosa scenetta interamente recitata in inglese dagli alunni, tratta dalla trama di Louisa M. Alcott “The Little Women”. Sullo sfondo una scenografica unica. Le insegnanti di matematica e tecnologia hanno realizzato delle sedie rosse, in ricordo delle vittime del femminicidio. Ognuna aveva a terra un paio di scarpette rosse che è il simbolo della giornata contro la violenza sulle donne. I pannelli erano colmi di cartelloni realizzati dai ragazzi. Primo su tutti un occhio piangente, più volte riprodotto che può essere considerato un po’ l’icona rappresentativa dell’evento. Un grande cartellone posto in alto a destra dell’aula magna invitava gli spettatori a fermare gli abusi: “stop alla violenza”. Per finire il canto d’insieme “Il mondo che vorrei”, una sorta di speranza per un mondo migliore e meno violento. Ovunque cadevano palloncini rossi a forma di cuore e petali. Commosso il dirigente scolastico Raffaela Fedele che ha parlato della “scuola che vorrei”, ossia la scuola che fa progettualità, che tocca con mano le problematiche e le rivive. Presente anche l’assessore alla pubblica istruzione e cultura del Comune di Aprilia Francesca Barbaliscia che ha annunciato la prossima apertura in città di un punto di ascolto dedicato proprio alla violenza, grazie al un bando vinto dal Comune di Aprilia. Quindi si è complimentata con i ragazzi per il commovente lavoro svolto. E proprio a loro vanno i più sentiti complimenti: questa è la scuola che vogliamo. La capacità di fare squadra per affrontare i tanti nodi della società e realizzare insieme un “mondo migliore”.

 

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