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Green pass falsi per i no vax, la truffa su Telegram: l’inchiesta tra Roma, Milano e Bari

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Falsi Green Pass: vasta operazione della Polizia di Stato nel contrasto al commercio online di certificati anti-Covid fake. L’indagine si è svolta tra Roma, Milano e Bari. Erano i gestori di alcuni canali Telegram con migliaia di utenti iscritti a proporre – con garanzia di anonimato – la vendita del green pass falso ad un prezzo compreso tra i 150 ei 500 euro. Da questa mattina eseguite perquisizioni e sequestri nei confronti degli amministratori di 32 canali telegram.

Il modus operandi.

Gli utenti venivano attratti con messaggi del tipo: “Ciao, ti spiego brevemente come funziona. Attraverso i dati che ci fornisci (nome e cognome, residenza, codice fiscale e data di nascita) una dottoressa nostra collaboratrice compila un certificato vaccinale e (quindi si, risulti realmente vaccinato per lo stato) e da lì in green pass”. Gestori di canali  Telegram con migliaia di utenti iscritti, proponevano, con garanzia  assoluta di anonimato, la vendita dei green pass falsi, da pagare in  criptovaluta o buoni acquisto di piattaforme per lo shopping on-line,  ad un prezzo compreso tra i 150 e i 500 euro. Gli investigatori del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, Milano e Bari, con il coordinamento delle Procure della Repubblica presso i Tribunali di Roma, Milano e dei minorenni di Bari hanno eseguito perquisizioni e sequestri nei confronti degli amministratori di 32 canali Telegram responsabili della vendita di green pass Covid 19 falsi.

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