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Iscrizioni al Meucci di Aprilia, i genitori preoccupati scrivono una lettera aperta alle istituzioni: “Intervenite”

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I genitori dei ragazzi che al momento risultano esclusi dalla graduatoria del liceo Meucci di Aprilia hanno scritto una lettera aperta al Miur, alla Provincia e al sindaco Antonio Terra per chiedere alle istituzioni di affrontare in tempi brevi la questione. “Si tratta di un problema sociale – dicono i genitori – che grava su 84 famiglie di Aprilia che si faranno carico di far spostare ogni giorno il proprio figlio in un’altra città conoscendo il forte periodo di crisi e difficoltà che si sta vivendo”. I genitori si appellano quindi a Provincia, Comune e dirigenza scolastica per trovare presto una soluzione e salvaguardare il diritto allo studio di tutti i ragazzi di Aprilia.

Di seguito la lettera

Buongiorno,

siamo i genitori degli 84 ragazzi che, ad Aprilia, non sono stati ammessi agli indirizzi Scientifico e Scienze umane del Liceo Antonio Meucci per carenza di aule. In seguito al colloquio avuto con la Dirigente Scolastica, la Prof.ssa Laura De Angelis, e con alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale ed alla luce delle problematiche emerse

CHIEDIAMO

alle autorità competenti coinvolte di intervenire quanto prima per far fronte alla spiacevole situazione che si è venuta a creare . Vorremmo porre l’attenzione sul fatto che non si tratta solo di un problema burocratico – amministrativo ma di un vero e proprio problema sociale che grava su 84 famiglie di Aprilia. Sono infatti 84 le famiglie che dovranno farsi carico dei disagi che comporta il dover far spostare ogni giorno il proprio figlio in un’altra città, sono 84 le famiglie che dovranno sostenere le spese di trasferimento pur vivendo spesso in una condizione di disagio economico, sono 84 i ragazzi che dovranno rinunciare a frequentare le scuole superiori con i propri compagni o con chi condivide la stessa realtà cittadina, sono 84 i ragazzi che dovranno fare i conti quotidianamente con l’inefficienza dei trasporti pubblici e con il dispendio di energie che tutto ciò comporta e che, inevitabilmente, ricadrà sul loro rendimento scolastico. Negli anni passati il doversi recare fuori città per studiare era cosa comune, oggi, i profondi cambiamenti intervenuti nell’organizzazione delle famiglie, lo rendono difficoltoso. In passato, in casa, c’era sicuramente una mamma che coordinava e monitorava le attività dei propri figli, oggi, in casa, nella maggior parte dei casi non c’è nessuno, sia le mamme che i papà sono impegnati nelle loro attività lavorative che, non di rado, li portano fuori città e il dover mandare i propri figli a studiare in un luogo diverso da quella di residenza fa venire meno quell’unico strumento di controllo a disposizione delle famiglie e cioè la certezza che il proprio figlio frequenti persone e ambienti “conosciuti” o dei quali è possibile reperire informazioni facilmente. Siamo certi che sarebbe possibile far fronte al problema attraverso un coinvolgimento comune delle parti interessate.  

Chiediamo a Provincia, Comune, Ministero e Dirigenza Scolastica di intervenire, per quanto di loro competenza, per la salvaguardia del diritto allo studio dei nostri figli e di quanti in futuro ad Aprilia vorranno godere di questo diritto.

In fede.

I genitori dei ragazzi esclusi dal Liceo Meucci di Aprilia

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