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No ad una nuova discarica a La Cogna, ad Aprilia: 15 Comitati di Quartiere contro il progetto della società “Paguro”.

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l’area dove potrebbe sorgere la discarica a La Cogna

No ad una nuova discarica a La Cogna, ad Aprilia: 15 Comitato di Quartiere contro il progetto della società Paguro. “Non intendiamo certo opporci alla bonifica di uno dei tanti siti inquinati da decenni, – scrivono – ma questo non vuol dire che accetteremo come contropartita la presenza di una nuova discarica. Il baratto tra la bonifica di circa 68mila metri cubi di rifiuti e una discarica (con una capacità di stoccaggio di 645 mila metri cubi), è un costo sociale insostenibile e inaccettabile. Come semplici cittadini – dicono – siamo pronti a difenderlo e ad opporci al progetto così come presentato, al fianco e in supporto di tutte quelle Istituzioni che saranno pronte a fare altrettanto”.

“I Comitati di Quartiere Aprilia Centro, Bellavista, Borgata Agip, Borghi Rurali, Campoleone, Campo di Carne, Casello 45, La Cogna, Fossignano, Grattacielo, Primo, Poggio – Valli – Vallelata, Sacida, Selciatella, Toscanini, facenti parte del Coordinamento, – si legge nella nota – esprimono viva preoccupazione in merito all’ennesimo progetto di discarica, presentato sul territorio apriliano.

Come già più volte ribadito, anche ufficialmente, la difficile situazione del nostro territorio, vessato da impianti industriali insalubri, mal gestiti e mal controllati, non solo legati al ciclo dei rifiuti, ha un pesante impatto sulla salute dei cittadini, come evidenziato dalla più volte richiamata indagine epidemiologica della Asl di Latina, ma anche sulla qualità della vita dei cittadini.

Per tutta risposta, invece di maggiori tutele, abbiamo ottenuto l’ennesima spada di Damocle sulle nostre teste.

Non intendiamo certo opporci alla bonifica di uno dei tanti siti inquinati da decenni, ma questo non vuol dire che accetteremo come contropartita la presenza di una nuova discarica.

Il baratto tra la bonifica di circa 68 mila metri cubi di rifiuti e una discarica con una capacità di stoccaggio di 645 mila metri cubi, è un costo sociale insostenibile ed inaccettabile.

In questi ultimi mesi, abbiamo udito tanti proclami stereotipati, da parte della politica tutta ed a tutti i livelli, dalla Regione alla Provincia, passando per il Comune. Parole vuote a cui siamo ormai assuefatti. Ci aspettiamo che ne conseguano azioni concrete di prevenzione, attraverso atti politici, tecnici ed amministrativi che pongano il nostro territorio al riparo da questi reiterati attacchi.

Si continua  a sbandierare l’economia circolare senza mai affrontare l’unica vera soluzione ad impianti del genere e cioè la riduzione dei rifiuti.

Riteniamo indispensabile iniziare realmente a percorrere questa via e siamo pronti a collaborare con le amministrazioni in tal senso.

Intanto, in merito a questo ennesimo attacco al nostro territorio, come semplici cittadini siamo pronti a difenderlo e ad opporci al progetto così come presentato, al fianco e in supporto di tutte quelle Istituzioni pronte a fare altrettanto”.

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